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Premier al via: chi riparte, chi si consolida, chi ha sempre fame

Creato il 29 agosto 2012 da Rightrugby
Premier al via: chi riparte, chi si consolida, chi ha sempre fame Nel fine settimana, assieme al Pro12, scatta anche la Premier inglese targata 2012/13: si va alla caccia del titolo detenuto dai London Harlquins per chi può e per chi non può, c'è da sperarlo. Non sono pochi i club che puntano apertamente ad un posto nella post season, quindi a occupare una delle quattro posizioni che conducono alle semifinali. Tra nuovi arrivi specialmente nella sala dei comandi - leggi staff -, aspettative e voglia di rivalsa, proviamo a dare un'occhiata allo scenario che si presenta prima del via.

Bath. Eh, Bath. Steve Meehan e sir Ian McGeechan hanno lasciato la ridente cittadina inglese dove il proprietario Bruce Craig (uno degli uomini più ricchi d'Inghilterra) ha deciso di puntare su Gary Gold, la scorsa stagione ai Newcastle Falcons retrocessi infine in Championship, ma il suo operato che ha portato la squadra del nord a giocarsela fino all'ultima giornata deve aver convinto la dirigenza di Bath. Con lui sono arrivati da schierare in campo Rob Webber, terza linea dai Wasps, e un'ala come l'argentino Horacio Agulla da Leicester, uno che ha il senso della meta e che al momento è alle prese con il Rugby Championship. Doppio acquisto dalla Keltia, con gli arrivi di Dominc Day dagli Scarlets (seconda linea) e soprattutto il pilone Paul James dagli Ospreys, ormai uno dei volti del Galles più recente. Passata stagione da archiviare, voglia di tornare presto ai piani alti della classifica, puntando magari sul sudafricano Francois Louw, back row che si è assicurata gli onori sul campo. La strada da percorrere non è breve, ma partendo con il piede giusto potrebbe accorciarsi. 

Exeter Chiefs. A maggio hanno mancato la qualificazione ai playoff per un soffio: quest'anno non vogliono riassaporare la magra consolazione di vedere l'obiettivo svanire all'ultimo, dopo una stagione da protagonisti anche in Challenge Cup, dove i Chiefs sono approdati in semifinale. C'è gente giovane da tenere sott'occhio, England Under 20 come Sam Hill, Henry Slade e Luke Cowan-Dickie. Sempre a proposito di nazionale, il flanker Tom Johnson dovrà confermare quanto di buono messo in luce precedentemente e che gli ha garantito di entrare nel giro della squadra che Stuart Lancaster ha in mente. Con il mercato Exeter ha pescato anche in Championship, dai Cornish Pirates (Carl Rimmer, pilone) e dal Doncaster (Jack Yeandle, tallonatore, e Alex Brown, seconda linea). Ripetersi è difficile, migliorarsi ancor di più, ma i Chiefs sanno regalare sorprese. 

Gloucester. Nigel Davies in panchina da Llanelli, Mike Tindall a fargli da ambasciatore in campo e occupandosi in settimana di istruire i trequarti. E un aggiunta di emisfero sud con l'ingaggio di Jimmy Cowan in mediana. I Cherry&Whites come Bath vogliono riprendersi dal nono posto dello scorso anno. Si è aggiunto al gruppo anche Billy Twelvetrees dai Tigers per i back. Mix giovani/anziani, con Freddie Burns, Jonny May, Dan Robson e Henry Trinder da una parte e Tindall, Charlie Sharples, James Simpson-Daniel, Nick Wood e Andy Hazell dall'altra. Anche qui si tenta di far parte della Top Four.

Harlequins. Devono difendere il titolo: mica poco. Il gruppo quello è, un paio di aggiunte con Dave Ward, tallonatore dai Pirates, e Ben Botica, apertura dal Perigeux. Capitana al solito Chris Robshaw. A parte il campionato, si capisce, i Quins vorranno evitare magre figure in Heienek Cup, come accaduto nella scorsa annata con lo scivolone contro il Connacht che costò caro per l'accesso ai quarti di finale. Squadra che vince non si cambia: il tempo ci dirà se coach Conor O'Shea abbia ragione o no. 

Leicester. Che vincano o perdano, sono sempre a Twickenham a maggio per giocarsi il campionato. Le Tigri sono feroci: pariti male nel 2011, le hanno fermato solo gli Harlequins nel 2012. Alesana Tuilagi ha fatto i bagagli per il Giappone, Agulla è a Bath e così nella linea dei trequarti potrebbe esserci posto per Miles Benjamin, ala che ha indossato la maglia dei Saxons. In mediana Toby Flood ormai sa bene di avere un rivale come il giovane George Ford che lo ha sostituito proprio nella fase più calda della stagione - e mister Richard Cockerill pare aver apprezzato l'operato. Non muoiono mai, i Tigers. 

Irish. Gli Exiles hanno cambiato molto nello staff tecnico, perché se è rimasto a capo di tutto Brian Smith, è anche vero che sono giunti a rapporto Glenn Delaney, Shaun Edwards, Pete Richards e Barry Everitt. Molti anche gli acquisti, tra cui Scott Lawson da Gloucester, Tomas O'Leary dal Munster, Ian Humphreys dall'Ulster. C'è Tom Homer, fullback che nella passata stagione si è messo in mostra nel susseguirsi di alti e bassi del club londinese. Settimi alla fine, gli Irish hanno perso Joe Ansbro, il centro scozzese, per un infortunio al collo. Potrebbero rendere dura la vita a molti - con l'augurio che stavolta non la rendano complicata anche a loro stessi. 

Wasps. Dai Young ha avvertito i suoi tifosi per tempo: il passato è passato, le vespette devono costruirsi una nuova storia dopo che nella stagione 2011/12 hanno rischiato di abbandonare la Premier - e hanno avuto a che fare con tribolazione dirigenziali. Ingaggiati James Haskell e Tom Palmer da infilare in mischia, Stephen Jones all'apertura, i Wasps si tingono d'azzurro con Andrea Masi e Fabio Staibano arrivati dai defunti Aironi. Se n'è andato tra gli altri Riki Flutey, che con la formazione londinese era entrato nel giro della nazionale per restarci poco. Anno importante per il trequarti Christian Wade, uno dei talenti più giovani attorno ai quali costruire la nuova storia. 

Welsh. Nuovi Exiles in Premier, dopo aver vinto il Championship e la battaglia legale per il campo - alla fine i gallesi di Londra disputeranno le gare casalinghe a Oxford. Sono quotati come i più probabili a retrocedere, ma i miracoli accadono come dimostrano i Chiefs, da due stagioni ai piani alti e con ottimi risultati. Il volto della squadra è Gavin Henson, volto segnato per di più da una frattura allo zigomo che lo terrà lontano dai campi per qualche tempo. E' arrivato anche Sonny Parker, sempre per quel che riguarda il Galles di qualche anno fa. Ruolo importante lo svolgerà il piazzatore Alex Davies, il resto toccherà al director of rugby Lyn Jones: a spulciare i cognomi, sono proprio Welsh.

Saints. Il compito di coach Jim Mallinder non è dei più facili: una stagione, quella scorsa, terminata senza alcunché in mano e a Northampton hanno voglia di vedere la propria squadra impegnata fino all'ultimo tra campionato e coppa. Quarti a discapito di Exeter, sono usciti nelle semifinali. Quest'anno i bookmaker li quotano al quinto posto. Non ci sarà Chris Ashton, che dopo mesi da separato in casa è passato ai Sarries. Rimangono però pezzi importanti come il capitano Dylan Hartley, Courtney Lawes, Tom Wood e Ben Foden. E quindi Phil Dowson, il Numero 8 che proprio grazie a quanto messo in mostra con la maglia dei Saints è arrivato agli onori internazionali con la nazionale inglese. Due nuovi centri per Mallinder sui quali ha fatto affidamento: Dom Waldrouck (Wasps) e Luther Burrell (Sharks).

Sharks. Eccola, appunto, Sale. Dunque: come nelle edizioni precedenti, gli squali vogliono procedere oltre la stagione regolare. I precedenti meglio dimenticarli, allora. Noni l'anno scorso, con trambusto in panchina, si affidano al ritorno di Bryan Redpath come director delle operazioni. Quanto al mercato, hanno riportato in patria il figlior prodigo Danny Cipriani (contento a quanto pare del trasloco perché così il sabato potrà andare a vedere il Manchester United, considerato che a Sale di solito si gioca il venerdì sera) e acquistato Richie Gray, il biondone scozzese dai Glasgow Warriors. In prima linea il peso aggiuntivo ce lo mette il pilone gallese Eifion Lewis Roberts, arrivato dal Tolone dove invece si è spostato Andrew Sheridan. Boh, si starà a vedere.

Saracens. Terzi l'anno scorso, sconfitti in semifinale. Campionato cominciato bene, finito sorpassati dai Tigers nella loro rincorsa che poi se li sono pappati nei playoff. E' arrivato come già detto Chris Ashton e ci si attende molto anche dal centro double code Joe Tomkins - noi facciamo un grande in bocca al lupo a Lorenzo Romano. Pochi aggiustamenti per il resto tra i Sarries, formazione che regala comunque interessanti approcci e tecniche di gioco. Quindi ci sono i soliti Mouritz Botha, Brad Barritt, Alex Goode e Owen Farrell. Saraceni all'arrembaggio. 

Worcester. Un passo è stato compiuto: rimanere in Premier. La seconda parte del piano per coach Richard Hill consisterà nel rafforzare la propria presenza nel torneo, facendo a meno dei meta-man Miles Bejamin e Marcel Garvey. Dagli Ospreys è arrivato per i trequarti Nikki Walker. A capitanare gli uomini in campo è la seconda linea giunta da Tolone Dean Schofield, con la sua esperienza (e un trascorso pure nella Rugby League con il Wakefield). Nello staff tecnico è approdato anche l'ex internazionale Phil Vickery a dare una mano.  

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