Questo martedì Elio Di Rupo ha preso le consegne di primo ministro del Belgio, diventando di fatto il primo personaggio apertamente gay a capo di una nazione.
Di Rupo, 60 anni, segue una linea politica legata più alla sua lingua d'origine piuttosto che al suo orientamento sessuale: infatti, è il primo francofono a guidare la nazione dopo 30 anni di politici germanici, inoltre è il primo leader socialista dal 1974. Di Rupo ha preso le redini di un paese rimasto negli ultimi 500 giorni senza un governo formale, facendo scivolare la nazione nella spirale della crisi economica che sta investendo l'Europa. La crisi del credito belga ha reso necessario trovare un nuovo leader urgentemente, il che ha portato velocemente Di Rupo al posto che occupa ora.
Di Rupo nacque da immigrati italiani poveri: suo padre fu ucciso quando lui aveva solo un anno, lasciando alla madre analfabeta il compito di allevare sette figli da sola; tuttavia la sua infanzia non fu infelice, ammette. Di Rupo studiò per diventare farmacista, ma entrò a far parte della sinistra politica negli anni '80.
Nel 1999 ha preso le parti del gruppo socialista, occupando uno dopo l'altro posti di prestigio come membro del parlamento, senatore, parlamentare europeo, capo del governo della Wallonia del Sud e sindaco di Mons. Il politico, affezionato ad utilizzare colorati farfallini, si contraddistingue per le sue brillanti capacità retoriche. La sua sessualità diventò un problema solo nel 1996, quando fu ingiustamente accusato di aver avuto una relazione sessuale con minorenni. Durante le accuse, un giornalista ha chiesto a Di Rupo se fosse gay e lui a bruciapelo rispose “Sì, e allora?”.
Mentre Johanna Sigurdarfottir, lesbica, è il primo ministro dell'Islanda, Di Rupo è il primo uomo dichiaratamente gay a guidare una nazione dopo Per-Kristian Foss, politico norvegese che ha servito il proprio paese per un breve periodo nel 2002.