Quando perdere diventa un lusso proibito, vincere diventa l’unica alternativa valida: Chelsea e Manchester City si affrontano allo Stamford Bridge per aggiudicarsi 3 punti che valgono la gloria, 3 punti che possono valere un intero campionato.
Nelle precedenti 142 gare tra le due Regine inglesi, le vittorie del Chelsea sono state 57, 47 le vittorie dei Citizens e 38 i pareggi. L’andata terminò 1-1 con gol al 85′ dell’immenso ex Frank Lampard.
FORMAZIONI
Non potendo disporre dello squalificato Diego Costa, massimo marcatore della Premier con 17 gol, e di Cesc Fàbregas, centrocampista capace di dipingere 15 assist vincenti questa stagione, Mourinho deve inventarsi qualcosa, senza però stravolgere l’ossatura della squadra. Opta, infatti, per il comprovato 4-2-3-1 con Courtois tra i pali, Azpilicueta, Terry, Zouma (preferito a Cahill) e Ivanović i quattro di difesa, Matić affiancato a Ramires in mediana, e il tridente Willian, Oscar e Hazard alle spalle dell’unica punta Rémy.
Per il City, l’unica grande assenza è quella di Yaya Touré, impegnato in Coppa d’Africa. Il modulo scelto è anche qui il 4-2-3-1 con Hart in porta, Sagna, Kompany, Demichelis, Clichy in difesa, Fernando e Fernandinho dietro al trio composto da Milner, Silva e Navas, e davanti unica punta Sergio Agüero, voglioso di tornare al gol dopo il lungo digiuno post infortunio.
GARA
Lo Stamford Bridge è quello delle grandi occasioni, stadio pieno e il pubblico sogna di aumentare ulteriormente i punti di vantaggio sulla diretta concorrente.
Il City vuole vincere e lo fa capire con una conclusione potente ma centrale di El Kun dopo una manciata di secondi. Le squadre si studiano per 20’ abbondanti e solo al 23’ si assiste al primo vero brivido: Milner si accentra dalla sinistra, vede l’inserimento di Agüero e lo serve. L’argentino stoppa e tira, ma Courtois si fa trovare pronto. La partita comincia a movimentarsi e su un errore di Sagna – in grande difficoltà forse a causa dei tacchetti sbagliati -, Rémy ruba palla, si fionda sul fondo e mette in mezzo dove trova Oscar al limite dell’area. Il pallone calciato dal brasiliano, tuttavia, è debole, facile preda per Hart. 2′ più tardi, Agüero ci riprova dopo aver addomesticato alla perfezione un lancio di Fernandinho, ma strozza troppo il destro e la palla esce di poco. Si sa che è proprio nei momenti di difficoltà che si vedono i fenomeni: infatti, su un’apertura perfetta di Ramires, Hazard mette di prima intenzione una palla al bacio in mezzo – facendo sembrare tutto facilissimo – che Rémy trasforma in gol: Chelsea in vantaggio. Risultato bugiardo e il City non ci sta. E così, sul capovolgimento di fronte, triangolo rapido Silva-Sagna-Navas, palla in mezzo, Courtois smanaccia malissimo, Agüero prova la rasoiata dai 18 metri e Silva in scivolata appoggia in rete: 1-1.
Il secondo tempo incomincia con ritmi diversi, il Chelsea di Mou vuole il pareggio e si vede. Il City sogna il vantaggio due volte sempre con Fernandinho che prima schiaccia troppo il pallone e dopo calcia in bocca a Courtois. Non succede niente degno di nota se non il cambio al 76’: fuori Fernando e dentro la leggenda Frank Lampard accompagnato da una standing ovation interminabile.
Alla fine, Chelsea e City devono accontentarsi di un pareggio: Mourinho sorride, Pellegrini spera ancora nella rimonta. Il verdetto finale lo sapremo solo a maggio.
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