Sarà sicuramente emozionato oggi Ryan Giggs quando alle 18.30 entrerà nello Old Trafford ed andrà a sedersi sulla panchina dei Reds non come riserva ma come direttore d'orchestra. Una panchina prestigiosa che si è preso sulle spalle dopo l'esonero in settimana di David Moyes di cui era primo collaboratore.
L'avventura di Moyes a Manchester è durata solo 34 gare nelle quali ha raccolto solo 57 punti. Settimo in campionato, a meno 23 dal Liverpool capolista e a meno 6 dal sesto posto che significa Europa: troppo pesante per lui gestire lo scettro lasciato da Fergusson.
In Fa Cup, la squadra campione in carica della Premier League si è fatta asfalltare in casa dallo Swansea nel terzo turno. In League Cup, altra brutta figura nella doppia semifinale per opera del Sunderland (ultima in campionato). Anche nella prestigiona Champions nulla da fare nei quarti contro il Bayern Monaco: Red Devils sconfitti in Germania 3-1 e fine del gioco.
Alla fine della scorsa giornata dopo la sconfitta per 2-0 sul campo dell'Everton Moyes disse: "Abbiamo giocato bene, non meritavamo di perdere. Il nostro problema è che non difendiamo bene" troppo per i musi lunghi dei tifosi in maglia rossa, che proprio non ce la facevano più ad ascoltare messaggi che facevano a sportellate con la realtà con cui sono costretti a confrontarsi dall'inizio della stagione. Le statistiche erano chiare: trent'anni che le cose non andavano così male per il Manchester all'Old Trafford.
E così si è arrivati ad una decisione decisione che nessuno aveva pronosticato ad inizio stagione dopo che per 27 anni Sir Alex Fergusson aveva gestito sempre con estrema sagacia i Reds portando ben 13 titoli della Premier e 2 Champions.
Byan Giggs cercherà in queste ultime giornate di salvare il salvabile con la speranza di giadagnarsi la fiducia dei tifosi per giocarsi una chances anche nella prossima stagione.