Magazine Rugby
Il glorioso Bath, con un bel mix di giocatori d’esperienza e astri nascenti in ogni reparto: tra i giovani, l’apertura George Ford, proveniente dai Tigers come il mediano di mischia Micky Young, ma anche gli altri backs Kyle Eastmond, Watson, Jonathan Joseph (dagli Irish), il fijiano Rokoduguni, l’apertura scozzese Heathcote e i validissimi prodotti dell’Accademia, da Chris Cook in giù; tra i più “vecchi”, i mediani di mischia Peter Stringer (“mister passaggio perfetto” ex Munster) e il gallese Martin Roberts, gli utilitybacks Abendanon e Banahan, Horacio Agulla dai Tigers, l'apertura Shaun Berne e l’estroso Gavin Henson. Fin qui i backs. Tra gli avanti spiccano i nomi del sudafricano Francois Louw, del samoano ex Hurricanes Perenise, del gallese Paul James (foto), degli inglesi David Wilson e Rob Webber (che se la vedrà per il posto a n°2 con il Pumas Guinazu e con Ross Batty), delle seconde linee Dave Atwood e Ryan Caldwell, dal terza linea gallese Matt Gilbert (soffre di gravi problemi d'udito che compensa con altre qualità) ma anche una nostra vecchia conoscenza, Juan Pablo Orlandi, oltre a uno stuolo di interessanti prodotti dell’Accademia. Non so se si è capito, ma sta squadra mi piace. Forse un po’ con la coperta corta nelle terze linee, ma se gli avanti reggono può essere la mina vagante. Daje Bath!
Gli Exeter Chiefs sono squadra che può rivelare sorprese. Forse perché è gente ai comuni mortali (italiani) perlopiù sconosciuta, a parte il capitano, l'australiano Dean Mumm, la vecchia apertura gallese Ceri Sweeney, le ali Vainikolo (proveniente da Connacht) e Tom James ex Cardiff, e l’estremo Luke Arscott, che l’anno scorso ha dato prova di grandi qualità. Di sicuro affidamento anche l’apertura Gareth Steenson (occhio anche al giovane Slade) e il pilone ex Calvisano Hoani Tui, mentre ci si aspetta una rapida crescita dal mediano di mischia Townsend (in un ruolo che in ogni caso può contare su tipi ganzi come Haydn Thomas e Dave Lewis), dall'estremo Jack Nowell e dal pilone talentuoso Cowan-Dickie. Oltremanica si scommette pure sul centro Sam Hill.
Il Gloucester ha un reparto di trequarti molto valido, con il neozelandese Jimmy Cowan e il gallese Knoyle a scrumhalf, il mai domo Simpson-Daniel, l’ala Charlie Sharples, il centro Trinder, l'estremo Balshaw, l’apertura Freddie Burns, l’estremo Rob Cook, i centri Jonny May e Billy Twelvetrees e si aspetta di vedere come rientreranno Olly Morgan e Tim Taylor. Senza dimenticare un giocatore “a cottimo” come Tindall. Dietro Ben Morgan, Andy Hazell, Sione Kalamafoni, Matt Kvesic, Akapusi Qera (bella back row!), in prima linea l’ottimo Nick Wood con Rupert Harden, in seconda Tom Savage (giovane capitano in seconda linea, come il pari ruolo Bortolami ormai molti anni fa) con il nuovo arrivato – dai Falcons – James Hudson. Faranno casino, con tutti.
Torna l’ala Paul Sackey dalla Francia e sceglie gli Harlequins. Confermato all'apertura Nick Evans (in alternativa c'è Ben Botica - per la serie: averghine!), ci sono gli orsetti Nick Easter e Joe Marler (foto), Ugo Monye, Tom Williams, Chris Robshaw, Danny Care, Mike Brown,George Lowe, Jordan Turner-Hall, oltre al neoacquisto (da Tolone) Nick Kennedy. Occhio al lock Charlie Matthews e al capitano dell'Under 20 Jack Clifford. Solita corazzata, insomma. Con il vantaggio di essere davvero collaudata.
Tom Youngs, è notizia di questi giorni, è un tallonatore preoccupato per la nuova mischia. E ci mancherebbe. In ogni caso, anche spaventato, rimane uno dei più forti nella Premiership. A fargli compagnia nella prima linea dei Leicester Tigers rimangono i piloni Ayerza, Mulipola, Cole e arriva un Jerome Schuster qualunque a sostituire Castrogiovanni (e Corbisiero) partito per la Francia. Senza nominare tutti i big della squadra (beh un po' di nomi li facciamo, Flood, Ben Youngs, Waldrom, Tuilagi, Tait, Croft, Crane), ci accontentiamo di dire che rimane la squadra da battere e che sono arrivati anche Ryan Lamb, David Melè e Gonzalo Camacho, mentre si aspetta il ritorno dall'infortunio di Benjamin. Così, tanto per dire. Occhi puntati sul giovane terza linea Gibson.
London Irish: molti la danno già per spacciata. E sì che non mancano delle qualità. Thomas O'Leary è (stato?) un bravissimo mediano di mischia, uno in grado di scalzare in maglia rossa e in maglia verde un certo Stringer. Topsy Ojo è una buona ala, Shane Geraghty è una buona apertura – nel loro roster preferisco Ian Humpreys, ex Ulster -, Jebb Sinclair è un canadesone che se in forma sa farsi valere, il samoano Tagikabau è un'ala che tutti vorrebbero avere – anche se l'anno scorso ha deluso-, Guy Armitage (il terzo dei fratelli) è un talento su cui si può scommettere, così come Marlan Yarde. Troppo poco? Forse...
I London Wasps hanno comprato Andy Goode (foto) e questo per me basterebbe. E' l'apertura che mi ricorda le radici amatoriali dello sport, una sorta di Dario Hubner del rugby. Uno che, a dispetto di fisico, aspetto, alimentazione approssimativa ecc. la butta sempre dentro. Mettiamoci anche James Haskell, Hugo Southwell, Joe Simpson, Tom Varndell, Tom Palmer, i nostri Andrea Masi e Festuccia, i giovani Christian Wade e Joe Launchbury (con Palmer fa una seconda linea di tutto rispetto), può navigare tranquilla, senza grosse pretese. Parlano davvero bene dei giovani Sam Jones in back row e del mediano di mischia Moates. Trattatemi bene il Masi.
La squadra che fu di Sir Jonny Wilkinson è tornata in Premiership. I Newcastle Falcons hanno un che di scozzese con i vari verymuchcapped Mike Blair, Phil Godman, Ally Hogg, Scott Lawson e Scott Macleod. Hanno perso Jimmy Gopperth, uno che ha messo una media di oltre 10 punti a partita nelle scorse stagioni, ma hanno un paio di giovani interessanti, a partire dal Pumas Lobo e dal seconda linea Barrow, che se la vedrà con Carlo Del Fava per il posto. Ma anche il flanker e capitano Will Welch non è da buttare, e neppure l'ala Noah Cato. Squadra da bassa classifica.
Di sicuro non di bassa classifica sarà la squadra dei Northampton Saints, che si sono rinforzati con Corbisiero dai Tigers, Kahn Fotuali'i dagli Ospreys, George North dai Scarlets. Aggiungiamoci l'astro nascente Jamie Elliott (ala), che se la vedrà con una concorrenza spietata, e i vari Dylan Hartley, Lee Dickson, Phil Dowson, Ben Foden, Courtney Lawes, Salesi Ma'afu, Stephen Myler, i Pisi, Tom Wood... e vediamo se finalmente esplode Alex Waller. Seconda testa di serie.
Siamo ai Sale Sharks di Danny Cipriani e dei vecchi Mark Cueto e Tony Buckley. Uno dei giocatori di punta è Phil MacKenzie, canadese giunto dai Welsh, e per quanto bravo abbiamo detto tutto... Club a vocazione multinazionale, spiccano tra gli altri i due russi e l'esperto Dwayne Peel, 76 caps col Galles, chiamato a dare palloni alla vena creativa perlopiù scostante di Danny Cipriani, vero talento nel rovinarsi una carriera che sembrava destinata a grandi soddisfazioni. Anche qui pare un'utopia sperare di viaggiare nei piani alti.
Saracens con il solito gruppone di bravi giocatori, da Chris Ashton a Brad Barritt, passando per il “vecchiotto” Bortwich, quello che è esploso tardi (Mauritz Botha), Schalk Brits, l'adorabile Kelly Brown (foto), il Jacques Burger che aveva impressionato agli ultimi mondiali con la Namibia, Owen Farrell, Alex Goode, Charlie Hodgson, Rhys Gill, Matt Stevens, David Strettle, i Vunipola, Richard Wigglesworth, Marcelo Bosch e per finire lo statunitense Chris Wyles. Bella squadretta, frizzante dietro e solida davanti.
Per finire i Worchester Warriors di Paul Warwick, altro giocatore transitato dall'Irlanda e dalla Francia e che avrebbe meritato più gloria in carriera. Va a sostituire un certo Andy Goode - e tanti auguri! In squadra anche Jonathan Thomas, qualche caps coi gallesi (67), Euan Murray – buon pilone scozzese famoso per non voler giocare di domenica per motivi religiosi – gli argentini Senatore e Creevy, qualche isolano non male. Anche qui si parla di 7-12 come posizione.
In prima fascia insomma ci stanno i Tigers, Northampton Saints, Saracens e Harlequins, con l'obiettivo di rompere le uova Gloucester e Bath. Seguono le altre.
Carletto
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