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Premio Letterario “La Mamounia” 2013

Creato il 27 novembre 2013 da Paolo

rachidIl Premio Letterario della Mamounia 2013 è stato consegnato allo scrittore marocchino francofono Rachid O, scrittore dichiaratamente omosessuale, per il suo romanzo “Analphabètes” (Analfabeti), apparso quest’anno nelle edizioni  Gallimard. Rachid O, nome di fantasia in ragione della sua omosessualità, punita in Marocco con l’arresto sino a sei anni, è il primo scrittore marocchino ad aver dichiarato pubblicamente la sua omosessualità, prima ancora di Abdallah Taïa, altro scrittore marocchino francofono, anche lui in lizza per questo prestigioso premio.  Nel romanzo “Analphabètes”, Rachid O parla dello “sguardo turbato” di uno scrittore omosessuale, di ritorno in Marocco dopo tanti anni passati in Francia, dove viveva e studiava.  Rachid O ha 43 anni, il suo primo romanzo “L’enfant  ébloui” è stato pubblicato nel 1995. Altri suoi libri sono “Plusieur vie”, “Chocolat chaud”, “Ce qui reste”, tutti pubblicati da Gallimard. Il premio della Mamounia è consegnato dall’Hôtel che porta questo nome a Marrakech, uno dei più prestigiosi al mondo, di proprietà dell’Ufficio Nazionale delle Ferrovie (ONCF), il cui ministero di tutela non è altro che quello del Trasporto e degli Equipaggiamenti, gestito dal ministro islamista Abdelaziz Rebbah. Intervistato dal quotidiano Ankbar Al Yaoum, Rebbah non ha trovato nessuna obiezione sul fatto che uno scrittore marocchino, dichiaratamente omossessuale, possa aver vinto questo premio, precisando che tutto è stato svolto “secondo le regole” del premio. Nel 2012, il canale televisivo privato 2M aveva trasmesso due interviste del programma “Diasporama” ai due scrittori marocchini dichiaratamente omosessuali, che vivono però entrambi in Francia, a causa delle ritorsioni ricevute nel loro paese d’origine.

Presentazione del libro “Analphabétes”:  “Sono stato analfabeta per dieci anni. Ho perso nel l’essere amato ed ho incontrato persone che si sono mescolate alla mia vita, mio padre che non abita più questo mondo, un giovane uomo che cercava di essere un buon fratello, marocchini e francesi che non comprendevano i loro sentimenti. Tutti questi analfabeti siamo noi.”

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