Il successo di un evento è decretato da molteplici fattori.
Per prima cosa vengono chiaramente i protagonisti e l’interesse che riescono a suscitare. Viene poi la giusta organizzazione. Molto importante è anche saper scegliere location e pubblico idonei.
Tutto questo sicuramente non mancava al Premio Maretti Party Night tenutosi venerdì 13 aprile presso l’Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano.
Protagonisti della serata sono stati l’artista Giuseppe Stampone con la sua installazione “Play”, vincitrice dell’ultima edizione del Premio Maretti, e Pierre Sarkozy (in arte dj Mosey, figlio del premier francese) che ha suonato utilizzando un’opera di arte contemporanea e mixando la musica pop con la techno e l’elettronica. L’installazione di Stampone infatti – composta da cinque bare nere – è in realtà un insieme di casse acustiche!
Ma andiamo con ordine. Stampone ha concepito “Play” come un’opera itinerante. L’installazione è partita da Liverpool dove le cinque bare sono servite per diffondere l’inno americano e poi è approdata in Italia, al Museo Pecci, dove per l’occasione le stesse bare hanno invece diffuso le note dell’inno di Mameli. Come a dire: una parte dell’opera cambia viaggiando, una parte che non sembra importante (non è visibile!), eppure è sostanziale.
Una curiosità: per concedere la propria musica, l’opera richiedeva l’immissione di una moneta! E per chi non crede che l’opera sia perfettamente funzionante, ecco qualche dato tecnico: creata nel 2010, è un’installazione interattiva composta da cinque casse acustiche da 1000 watt, lunga ognuna due metri, complete di software e consolle digitale.
Perché unire l’opera di Stampone alla musica dell’astro nascente Pierre Sarkozy? L’intento era quello di creare una contaminazione assoluta tra diversi piani culturali e diversi modi espressivi. Un esperimento che è pienamente riuscito, a nostro avviso.
Nel 2011 l’opera di Stampone ha partecipato al Premio Maretti vincendo il primo premio. Questo premio, intitolato alla memoria dell’artista Valerio Riva, ha cadenza biennale ed è dedicato ad artisti italiani o residenti in Italia da almeno cinque anni e che siano oltre i 35 anni d’età. L’artista vincitore, insieme al curatore che lo ha selezionato (nel caso di Stampone si trattava di Raffaele Gavarro), si aggiudica un’opportunità molto prestigiosa, ovvero quella di pubblicare un volume monografico sul proprio lavoro. La formula del premio prevede inoltre ad ogni edizione l’omaggio ad un artista italiano storico che si desidera riportare in evidenza. Nell’edizione 2011 vinta da Stampone l’omaggio è stato fatto a Michele Zaza.
Questa bella ed originalissima serata è stata voluta dalla Fondazione Valerio Riva non solo per rendere ancora una volta omaggio al vincitore 2011, ma anche per annunciare la nuova edizione del Premio Maretti che sarà la quarta e che si svolgerà a marzo 2013 nelle sale espositive del Pan di Napoli. L’omaggio all’artista da riscoprire sarà stavolta dedicato a Gino Marotta.
Anche attraverso questa serata, gli organizzatori hanno voluto sottolineare il loro forte e continuo impegno a divulgare l’arte moderna e contemporanea italiana, seguendo un percorso preciso ed ormai delineato. Il Premio sta infatti diventando un punto di riferimento importante nel panorama artistico nazionale ed internazionale.
L’atmosfera della serata è stata tutta un crescendo. A contribuire in maniera decisa è stato anche il fascino della location, nonché il cocktail servito sotto il portico del chiostro: due sommelier delle Cantine “Casale del Giglio” hanno servito una gamma di vini bianchi, rosé e rossi, accompagnati da una ricca e golosa selezione di praline e cioccolatini firmati Tancredi e Alberto Alemagna, premiatissimi maestri milanesi vincitori tra gli altri del Premio Agrifood Club Golosario 2011. Come dicevamo, un successo è decretato da molte singole eccellenze!
Non è mancata anche un po’ di suspense data dall’arrivo alquanto movimentato di Pierre Sarkozy: le sue sei guardie del corpo non volevano farlo scendere dall’auto in quanto erano presenti molti giornalisti e fotografi (come è noto, il padre è alle prese con le elezioni presidenziali). Il momento d’impasse è stato comunque risolto facendo allontanare tutti tranne un fotografo autorizzato.
Nonostante la pioggia abbia accompagnato tutta la serata, sono intervenuti circa 600 ospiti tra i quali volti noti e famosi del mondo dell’arte, della moda, dello spettacolo e del jet set, tra cui Marta Marzotto, Marta Brivio Sforza, Mita De Benedetti, Umberta Gusalli Beretta, Manlio e Armida Armellini, Piero Addis (Responsabile Cultura per la Regione Lombardia), Federico Scrocco (noto collezionista), Alessandra De Marco, Roberto Alessi, Paolo Veronesi e l’imprenditore Adriano Teso.
Davvero una serata speciale in attesa di poter vedere la nuova edizione. Appuntamento, quindi, a marzo 2013 nella splendida cornice della città di Napoli.
Ringraziamo Laura Morino Teso per l’invito e per la concessione delle foto che corredano l’articolo.
Emanuela Pirre’, Milano, Oratorio della Passione, Basilica di Sant’Ambrogio.