Fino a 10mila euro di coinvestimento per le iniziative che, tramite crowdfunding, riescono ad arrivare al 50% del budget richiesto: ecco di cosa tratta FastUP School.
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E’ stato siglato il Protocollo di Intesa sul progetto FastUP School, tra il MIUR, Fastweb ed Eppela presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Lo scopo di FastUP School è quello di realizzare diversi progetti di innovazione delle scuole attraverso il crowdfunding, che siano coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale. Quelli che avranno raccolto dalla Rete almeno il 50% del budget che richiedono saranno cofinanziati da Fastweb per il 50% restante, fino ad un massimo di 10.000 euro.
A presentare il progetto nella conferenza stampa, il Ministro Stefania Giannini, Alberto Calcagno (Amministratore delegato di Fastweb), Nicola Lencioni (Amministratore delegato di Eppela), insieme a quattro rappresentanti provenienti da istituti diversi. Le scuole che intendono partecipare al FastUP School devono presentare un progetto che possa migliorare l’insegnamento attraverso le tecnologie digitali. Le proposte possono essere diverse, come un’app, un servizio, un corso di formazione, una piattaforma: l’importante è che vengano presentate, attraverso Protocolli in Rete, al Miur. Solo i progetti più innovativi e convincenti daranno il via alla raccolta fondi veicolata dal portale di crowdfunding italiano.
Le iniziative che saranno cofinanziate per il restante 50% del budget mancante saranno seguite per un anno da Eppela e Fastweb. Questi ultimi, non solo supporteranno i progetti attraverso consigli e suggerimenti, ma li sponsorizzeranno attraverso i propri canali di comunicazione, favorendone la visibilità e facendo in modo che sempre più scuole decidano di partecipare al programma.
“Fastweb – racconta Alberto Calcagno – è impegnata nell’estensione della rete a banda ultralarga e lavora per consentire all’Italia di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale europea. Per colmare il gap che ci divide da altri paesi europei è fondamentale connettere le aule e aumentare il numero di computer disponibili nelle classi, ma anche aumentare le competenze digitali del mondo della scuola come sta cercando di fare il Piano Nazionale Scuola Digitale”.
Molte scuole non hanno perso tempo per candidarsi: l’Istituto Superiore “A. Tilgher” di Ercolano ha realizzato un videoclip musicale per raccontare il territorio; l’Istituto comprensivo “De Amicis” di Lissone ha proposto un videogioco che insegna l’educazione stradale; l’Istituto comprensivo di Sesto San Giovanni ha pensato a un corso di teatro in cui gli studenti si serviranno di droni per filmare; infine, l’Istituto Comprensivo “Perugia 11 – Giovanni Pascoli” ha progettato un laboratorio mobile per realizzare contenuti e-learning multimediali.
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