Ultimamente sputo nel piatto dove mangio. Tanto lo pulisco e mi faccio un'altra scorpacciata, voglio un'indigestione di quelle che non dimentichi.
Sono il frutto di quello che mi è stato fatto. I frutti sono di tre tipi: commestibili, nocivi, letali. Ogni tanto mi nascondo dietro frasi scontate "ah in altre circostanze...". No, le circostanze sono quelle che sono e non c'era altro modo. Quando trovo una persona in cui vedo le mie radici, vorrei festeggiare.In questo periodo scrivo, cancello, riscrivo e non mi va bene nulla. Un rebus. Questo post è un rebus.
La vita senza emozioni sarebbe come una scatola vuota, sarebbe il deserto senza vento, il mare senza pesci. Abbiamo troppo spesso paura di quello che proviamo verso qualcuno, questo credo sia il prezzo del cosiddetto progresso e della fantomatica civilizzazione. Ci spaventano le emozioni primordiali, le sensazioni che hanno permesso ai nostri antenati di sopravvivere.
Uno degli effetti di una vita tranquilla e civilizzata è di sviluppare un'estrema ipersensività, che tende a far sembrare disgustose tutte le emozioni primitive. la generosità diventa penoso come la malignità, la gratitudine odiosa come l'ingratitudine. George Orwell
L'amicizia è qualcosa di inestimabile valore. Grazie al cielo c'è ancora qualcosa che non può essere messa in vendita.
Quanto adoro i colori della vita!