Magazine Psicologia

Prendi la direzione

Da Roby

Tutte le persone di un certo tipo, che raggiungono certi risultati, sono accomunate da due importanti caratteristiche: sanno dove stanno andando e sono pronte a impegnarsi facendo qualsiasi cosa necessaria per andare da dove si trovano (stato attuale) a dove desiderano arrivare ( stato desiderato).

Queste caratteristiche sono evidenziate in modo molto intenso nello sport ad esempio.

Gli esempi eclatanti a livello di campioni di tennis, campioni di nuoto, campioni di golf si sprecano.

I grandi giocatori di tennis e di golf ad esempio attuano all’ennesima potenza il segreto principe dell’Eccellenza (te lo puoi scaricare da qui), e cioè si allenano, vanno ad allenarsi, continuano a d allenarsi e tornano ad allenarsi.

Lo stesso fanno i musicisti professionisti, la gente di spettacolo, i cantanti.

Quello che fa specie di queste persone è il fatto che quando commmettono degli errori, eh si perchè anche loro sbagliano, non ne fanno troppo conto, non si lamentano.

Semplicemente continuano ad allenarsi e a ripetere finchè riescono a fare tutto in modo corretto.

Le tecniche che usano e che funzionano per questi campioni sono utili e funzionano anche per ognuno di noi.

I grandi formatori, i grandi coach spesso parlano di come si ottengono buoni o ottimi risultati, il che è sicuramente basilare.

Le tecniche, anche molto semplici, che vengono insegnate, effettivamente funzionano.

L’idea però che mi son fatto in questi anni di formazione personale, di studi, di lavoro e di conoscenze è che in realtà le persone abbisognano di una direzione più che di semplice risultati.

E’ vero che un buon risultato ottenuto rappresenta sempre unancoraggio notevole , ma trovo più utile e importante che le persone si instradino verso una direzione, scelgano una strada, siano coinvolte  consapevolmente nel processo del vivere).

Quando l’altra sera via mail una persona che fa coaching con me mi ha scritto: “Vorrei tanto essere felice”, ho risposto ” E io vorrei essere nato con un nome diverso”…

Ma non è possibile perchè questo è il nome che mi hanno dato i miei genitori.

Non si può dire “Vorrei essere tanto felice e basta”, ma, e qui sta il punto della direzione, si può imparare a vivere con felicità.

Vivere con felicità vuol dire vivere nel momento, vuol dire si’ raggiungere un risultato ma vuol dire anche  principalmente trarre godimento dal percorso che si fa sulla via del risultato.

Il godimento consiste nell’assaporare, nell’annusare, nel toccare i vari momenti del percorso.

Alla persona, che conosco solo via mail  e che ha iniziato con me un percorso di coaching, ho semplicemente detto che poteva imparare a godere di ogni cosa. Più fosse riuscito a imparare a rendere piacevoli tante cose, più la sua vita si sarebbe fatta gioiosa.

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