Magazine Diario personale

Presagi

Da Nuvolesparsetraledita

Sul Lago di Alserio

Perchè cantano gli uccelli nella siepe dell’orto sotto casa, quando ancora è buio, stamattina?

Si rincorrono lievissimi fiati:  cutrettole e pettirossi, merli, cince, passeri e verdoni, forse scriccioli, ed ognuno ha il suo canto e tutti insieme fanno un coro.

Non li vedi, stamattina mentre il giorno sale – dodici gennaio, inizio d’anno, tempo nuovo della tua vita – ma sale in cucina il loro canto e sovrasta i rumori consueti del giorno che comincia.

Ora farai la doccia – l’acqua appena calda scivolerà lenta sul tuo corpo e pulirà dal sonno e dalla trepidazione notturna, si mescolerà con la schiuma profumata del sapone – poi sceglierai gli abiti, metterai le calze lunghe lucide, gli stivali neri ed uscirai. Sarà giorno, allora, sarà chiaro.

Intanto un preludio di Chopin ti dà il tempo che oggi vuoi rispettare, il tempo di te stessa: sei questo, stamattina; sei ritmo un po’ lento ma deciso, un pianoforte un po’ scordato che soltanto ogni tanto strappa incanto.

Terrai il volante liscio dell’auto fra le mani e nel tuo palmo prenderà vita, spingerai sull’acceleratore e vi sarà senso, vi sarà respiro; sarà la stessa strada, la stessa fotografia ma cambieranno gli occhi e tutto guarderai come se fosse nuovo.

Adesso sai perchè cantano, gli uccelli, nella siepe dell’orto sotto casa, stamattina. Non è più buio, adesso.

E’ azzurro il cielo, fremono le foglie dei sempreverdi, si alzano voli, luccica l’asfalto ma non è acqua, non è nebbia: è il sole, trepido – quasi caldo – che si fa tripudio.

Forse la primavera è già in cammino, forse vincerà il gelo, forse arriverà prima o sarà saggio accontentarsi di questa chiara giornata: dodici gennaio, inizio d’anno, tempo nuovo della tua vita.

Cielo

Le foto sono rubate da qui

Per Susanna: scusa, non ho trovato altro che mi piacesse abbastanza, e non sono riuscita ad avvisarti prima, quindi…

Nel bianco cespuglio chi canta?
Il rossignolo.
Ingannato dal suo
Desiderio di primavera
Egli ha scambiato
Gli ultimi fiocchi di neve
per i fiori di pruno.

N.B.:  conoscevo da sempre questa poesia, ma non sono riuscita a reperire informazioni abbastanza attendibili sia sul suo autore che sul titolo, scusatemi. Se qualcuno può aiutarmi...

Archiviato in:DIARIO, emozioni Tagged: Cruna di stella, mutazioni del silenzio, Nel bianco cespuglio chi canta, Poesia giapponese?, Riyueren

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