Ogni anno la stessa storia. Dopo mesi trascorsi a sudare, in cerca di un rifugio all’ombra rinfrescato dalla brezza marina, o di un frutto fresco da cui trarre liquidi preziosi da espellere attraverso un ciclo fisiologico della durata di 312 millisecondi, il freddo mi sorprende implacabile. Un bel giorno esco in strada e mi ritrovo a tremare; mi sembra di passeggiare solo da pochi minuti ed è già buio; gli sguardi incuriositi dei passanti unici segnali che però mi ostino a ignorare. L’autunno è arrivato, e io vado ancora in giro vestito come fosse Ferragosto.
A ottobre la penisola italica si divide tra Nord e Sud. Sotto il Tevere gli ultimi bagnanti godono dei tenaci raggi di un sole autunnale ancora clemente, mentre nella Pianura Padana si guarda già alle Alpi e si rispolverano tute da sci e scarponi. In Trentino, gioiello alpino di sport e natura, gli addetti alle strutture oliano gli ingranaggi di funivie e seggiovie, i tavernieri sbriciolano i chicchi di cacao con cui prepareranno le cioccolate calde e i commissari del Coni verificano la pendenza delle piste e lo spessore del ghiaccio nei palazzetti. Più o meno.
Siccome anche voi, ovunque siate, prima o poi dovrete fare i conti con l’inevitabile crollo delle temperature – e a nulla vale che vi chiudiate in camera con le lacrime agli occhi, stringendo spasmodicamente paletta e secchiello – per tirarvi su il morale vi offriamo questo simpatico video sul Trentino, realizzato dal sudafricano Timmy Henny per il progetto Digital Diary di Can’t Forget Italy.
Can’t Forget Italy ci aveva accompagnati di recente alla scoperta della Basilicata. Questo gruppo per la comunicazione digitale racconta con i suoi diari digitali le destinazioni di tutta Italia in modo originale e divertente, e in Trentino ne ha realizzati quattro per diffondere “l’immagine giovanile del Trentino e del territorio, dei suoi paesaggi invernali, dove protagonista è l’emozione vissuta, il divertimento e l’avventura”, come ricorda il direttore di Trentino Sviluppo Maurizio Rossini.
Buona visione!
Flavio Alagia
Dopo una laurea in giornalismo a Verona, mi sono messo lo zaino sulle spalle e non mi sono più fermato. Sei mesi a Londra, un anno in India, e poi il Brasile, il Sudafrica… non c’è un posto al mondo dove non andrei, e non credo sia poco dal momento che odio volare. L’aereo? Fatemi portare un paracadute e poi ne riparliamo.
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