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Presentata Padova originale: il territorio cambia chiave di lettura

Creato il 04 giugno 2014 da Viaggiando Web
Presentata Padova originale: il territorio cambia chiave di lettura“Niente nomi, niente date, niente spiegazioni libresche. Solo stile, emozioni, autenticità.” Questa la nuova impostazione dell’offerta turistica di Padova originale, il cui concept è stato spiegato dal suo ideatore, il geografo e giornalista padovano Pietro Casetta, nel corso della presentazione dell’iniziativa.
La presentazione, non a caso, è stata tenuta durante la navi-gazione a bordo di Delta Nova Zero emissioni, prima barca italiana elettrica non ibrida per il trasporto turistico progettata e realizzata da Delta Tour Navigazione turistica, agenzia e compagnia che effettua la direzione tecnica di Padova originale.Casetta ha voluto unire le sue due competenze di geografo e giornalista e trasmetterle a sei guide turistiche abilitate che ha direttamente formato alla filosofia di Padova originale: la geografia per dare una chiave di lettura “non ufficiale”, antiaccademica, alternativa alla tradizionale lettura storico-artistica; la pratica giornalistica per esporre i contenuti in modo accattivan-te, senza annoiare ma senza svilirne la qualità culturale. 
Il percorso ha toccato le tappe principali di uno dei cinque itinerari-base di Padova originale, l’itinerario dedicato all’architettura contemporanea inti-tolato “Le architetture del XXI secolo a Padova”. 
“Un itinerario temerario” ha spiegato Casetta “in quanto l’architettura contemporanea padovana non viene mai considerata nonostante la presenza in città di episodi archi-tettonici molto validi.”
Particolare interesse ha quindi riscosso il Parco d’Europa e il Giardino di Cristallo, serra interamente tecnologica e dal design tanto attuale quanto ardito. 
La curvatura della serra, progettata da due tecnici del Comune di Padova, segue le linee curve del Parco, mentre la sua forma e dimensioni seguono le dimensioni delle piante grasse che custodisce, frutto di una prestigiosa donazione al Comune di Padova. “Si tratta di un grande evento progettuale” ha continuato Casetta “in quanto, modulandosi sulle linee curve del Parco e sulle piante che essa custodisce, la serra evita la sgrade-vole autoreferenzialità tipica di molte architetture contemporanee.” Altret-tanto vale per il Parco: “Esso tiene ben presente il contesto in cui sorge, ovvero un quartiere direzionale, pertanto è stato pensato come ‘luogo di meditazione’ più che di divertimento, adatto cioè ad adulti più che a bam-bini.”
Certamente non tutti gli episodici architettonici contemporanei si possono dire riusciti: Padova originale rompe quindi il tradizionale rapporto col tu-rista, al quale si cerca di mostrare ciò che è “bello” focalizzandosi su ciò che è interessante, cioè ciò che il turista può confrontare con ciò che appartiene al suo territorio e alla sua cultura attraverso itinerari gradevoli, effettuati soprattutto nel verde.
Gli altri aspetti “temerari” dell’offerta turistica di Padova originale, oltre all’architettura contemporanea, riguardano l’arte non ufficiale e l’arte tec-nologica: “L’arte non ufficiale è rappresentata a Padova per esempio da uno dei maggiori monumenti di arte massonica del mondo, cioè il Caffè Pedrocchi, e Padova originale lo propone secondo questa lettura, non certo e non solo per le sue valenze stilistiche neoclassiche che sono le uniche per le quali è conosciuto. 
Riguardo l’arte tecnologica Padova è ricca di monumenti i cui significati si possono comprendere solo tenendo conto delle loro valenze ingegneristiche, in particolare idrauliche. 
Si tratta per esempio di Prato della Valle e della sua canaletta, dell’Orto Botanico e del suo apparato d’irrigazione, di Parco Treves e del corso d’acqua che lo attraversa.”

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