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Presentato only wine festival, salone per giovani produttori

Creato il 10 dicembre 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Si svolgerà a Città di Castello dal 13 al 16 giugno “Only Wine Festival”, Salone dei giovani produttori e delle cantine del nuovo millennio, che sposa vino a bellezze artistiche. Promossa da Fiera Show, la manifestazione coinvolgerà i palazzi storici e le dimore nobili del centro storico in una tre giorni a cui si prevede la partecipazione di circa trecento cantine e di tanti visitatori, richiamati da una campagna virale, sui social network e sulla rete, che ha già mosso i primi passi. Oggi in comune è stata firmata la richiesta di sostegno per il Ministero alla presenza degli assessori Luca Secondi e Riccardo Carletti. In particolare Secondi ha introdotto l’iniziativa sottolineando come “La differenza con altri format incentrati sulla cultura vitivinicola è il coinvolgimento delle cantine gestite da giovani produttori ed avere come cornice l’architettura di pregio di Città di Castello. Il vino è un’eccellenza nascente in Umbria a cui l’Amministrazione comunale vuole dare sostegno soprattutto perché l’evento propone un pacchetto in cui vino e contesto sono un tuttuno”. “Stiamo selezionando le manifestazioni in base alla loro potenzialità di far crescere il territorio e di incontrare le vocazioni produttive locali: questa manifestazione coniuga agricoltura, turismo, cultura e ambiente, che per Città di Castello sono i volani della ripresa” ha aggiunto Carletti “Ci sembra azzeccata anche la data che si inserisce in un momento intenso per i flussi esterni e in generale per la vita culturale cittadina. I luoghi che metteremo a disposizione per le iniziative del programma vanno da Palazzo Vitelli al Chiostro di San Domenico, dal Loggiato Gildoni al Palazzo del podestà, un investimento teso a scommettere nuovamente sul vino, fino alla fine dell’Ottocento, una produzione rinomata, e sulla meccanica legata all’agricoltura”. Sandro Camilli, presidente dell’Associazione italiana sommelier Umbria ha parlato con entusiasmo del festival dicendo che “l’Ais è un comunicatore del vino, mettiamo a disposizione la nostra professionalità per eventi di carattere italiano, che in questo caso vede coinvolto anche il vertice nazionale”. Leggendo un breve saluto del presidente nazionale,  Antonello Maiella, ha confermato il “sostegno dell’organismo e della sezione tifernate rappresentata da Tiziana Croci”, ricordando che “la massiccia partecipazione dei giovani ha reso la conoscenza del vino da status symbol un’occasione di socializzazione. Specialmente oggi nella crisi attuale dobbiamo dare voce ad un prodotto determinante per la nostra economia”. Illustrando l’idea, Filippo Bizzirri, organizzatore insieme a Andrea Castellani, direttore di Fiera Show, ha spiegato di voler creare “rispetto alle altre manifestazioni, un legame più organico con le cantine, a cui sarà dedicata la giornata finale. Ci siamo rivolti a personale qualificato come l’Ais e a consulenti Sergio Grasso e Filippo Giangreco, per farne un evento di riferimento sul panorama nazionale, grazie anche ad un sito che presenterà da ora a giugno location e iniziative specifiche. Città di Castello non si mostra immediatamente, Only Wine festival vuole condurre i visitatori alla scoperta dell’arte che il centro storico custodisce. All’originalità del format, che si occupa in modo specifico delle migliori cantine giovani, assoceremo grandi innovazioni nei contenuti con una campagna intensa sui social network e una rivoluzionaria prospettiva nel presentare le location. Mancano mesi all’evento ma la promozione è già attiva per dare al festival un suo pubblico, che lo sceglie ora sulla rete e lo seguirà fino a giugno, con modalità di fedelizzazione inedite ma di sicura efficacia”. “Ci sono 17mila manifestazione dedicate al vino e di queste settemila rilevanti” ha concluso Sergio Grasso “Di vino se ne parla sempre di più ma se ne beve sempre di meno. Negli ultimi periodi però a questo mondo si guarda con maggiore interesse anche da parte di capitali che fino a poco fa preferivano beni più solidi. In Only Wine festival i giovani sono interlocutori perché danno continuità e discontinuità allo stesso tempo. Dobbiamo ringiovanire il vino. Una delle acquisizioni più recenti ad esempio riguarda il concetto di vino, non più bevanda ma alimento. In questo senso il rapporto con i ristoratori ė importantissimo perché l’incontro con il vino è a tavola. Bisogna valorizzare le carte dei vini e soprattutto aprire le cantine”.

 

 

 

 

 



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