“Giordano Bruno nella cultura mediterranea e siciliana dal ’600 al nostro tempo”
ore 17,00 – presentazione a cura di Alessandro Musco e Alberto Samonà
- Introduce Enzo Li Mandri, presidente dell’Associazione Alessandro Tasca
Interventi:
- Prof. Alessandro Musco, presidente dell’Officina di Studi Medievali
- Alberto Samonà, giornalista, curatore del libro
Un contributo in più alla conoscenza del pensiero di Giordano Bruno e un interessante spunto per ricercare i collegamenti tra la filosofia del frate nolano e la cultura e il pensiero filosofico dell’Italia del Sud. Sono questi alcuni degli spunti offerti dal libro Giordano Bruno nella cultura mediterranea e siciliana dal ’600 al nostro tempo, curato dal giornalista Alberto Samonà e pubblicato, con la collaborazione della Fondazione Banco di Sicilia, nella collana Machina Philosophorum dell’Officina di Studi Medievali, diretta dal professore Alessandro Musco.
Il volume, partendo dalle riflessioni emerse durante la Giornata nazionale di studi su Giordano Bruno, tenuta a Palermo, raccoglie diversi contributi di filosofi e storici italiani, a confronto sulla filosofia bruniana. Dopo una presentazione di Gianni Puglisi e la premessa del curatore, gli autori Francesco Maria Cardarelli («Un Bruno restituito davvero a se stesso»), Anna Foa (La memoria di Giordano Bruno e l’Italia), Sandro Mancini (Immanenza e trascendenza nella filosofia bruniana: Spaventa, Gentile, Renda), Aniello Montano (Croce lettore di Giordano Bruno) e Alessandro Musco (Arabeschi mediterranei e frattali bruniani), toccano gli aspetti più interessanti ed attuali della tradizione culturale e storiografica mediterranea e del sud d’Italia che rimanda a Giordano Bruno ed ai suoi testi. Una tradizione che, troppo spesso, viene trascurata o del tutto dimenticata, senza alcuna valida o riconoscibile ragione scientifica.
Seguono due appendici: la prima raccoglie lo scritto di Gaspare Licandro su La macchina della memoria di Giordano Bruno, originale contributo alla mnemotecnica bruniana, e la seconda, a cura di Alberto Samonà, riproduce il testo teatrale dello spettacolo dal titolo Una fiamma a Campo de’ Fiori, curato e diretto dallo stesso autore.