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Presentazione Osvaldo: ”Un onore prendere l’eredita’ di Milito, non rinnego la scelta della Juve, Nazionale persa per Prandelli, a disposizione di Mazzarri”

Creato il 07 agosto 2014 da Alex80

Ecco la presentazione ufficiale di Danie Pablo Osvaldo, il quale non rinnega il proprio passato alla Juventus, e di definisce un carattere particolare e soprattutto ha tanta voglia di rimettersi in gioco e lavorare tanto:

Che significato ha indossare questa maglia?
“E’ un onore arrivare all’Inter, sono contento e non vedo l’ora di ricominciare”.

Questa Inter ha fame. Osvaldo quanta fame ha di tornare protagonista?
“Tanta, perché l’ultimo è stato un anno particolare e voglio tornare ai miei livelli con questa maglia”.

Hai detto di non aver avuto dubbi quando ha chiamato l’Inter?
“Nessuno ha dubbi quando chiama l’Inter”.

FcIN: C’è amarezza per il mancato riscatto della Juve? E hai avuto altre proposte?
“No, sono tranquillo. Sono stato bene e ho vinto lo scudetto cosa mai capitata prima. Su altre proposte ne sa il mio procuratore, ne parla lui”.

FcIN: Cosa pensi di Gary Medel?
“E’ un grandissimo giocatore, che può darci qualità e forza”.

Lo scudetto è una pazza idea o bisogna puntare alla Champions? 
“L’obiettivo è lavorare, inutile fare ragionamenti prima. Sarà il campo a dire se saremo da scudetto”.

Medel lo hai visto giocare?
“Sì, ai tempi del Boca Juniors di cui sono tifoso. Come ho detto prima, è un giocatore di forza, quantità e qualità e ci può dare una mano”.

Cosa ne pensi di Antonio Conte? 
“Non saprei cosa dire di questa decisione, sono fatti suoi”.

Negli ultimi anni solo quest’anno non hai fatto doppia cifra di gol: cos’è successo? E hai un obiettivo a livello numerico per dirti soddisfatto?
“Cosa sia successo non lo so, forse un mancato adattamento al calcio inglese poi l’arrivo a metà stagione in un altro club non è mai facile. Non ho avuto continuità alla Juve perché c’erano Llorente e Tevez. Sarò soddisfatto se la squadra raggiungerà gli obiettivi, poi io darò il massimo”.

Pensi di convivere con Icardi?
“Sì, ha qualità straordinarie ed è un giocatore fantastico. Penso che tranquillamente, se il mister deciderà di farci giocare insieme, sapremo adattarci”.

Ti senti di dire che sarai tu il top player dell’Inter? E il riscatto a 7 milioni, cifra inferiore al valore, che sensazioni ti lascia?
“Per me è un’opportunità, se farò bene resterò all’Inter per tanti anni, non la vedo come una cosa che mi lascia amarezza. Io top player? Parliamone tra qualche mese”.

Quale squadra ti ha lasciato qualcosa di più nel cuore?
“Tutte mi hanno lasciato qualcosa. La Juve per aver vinto lo scudetto ha lasciato qualcosa di speciale, poi anche l’Espanyol avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, sono stato benissimo e ricorderò sempre. Speriamo che l’Inter superi queste emozioni”.

Davvero non ti ritieni mai la persona giusta? Era autoironia, si presume…
“La gente quando mi conosce cambia sempre idea, mi basta quello. Il resto non mi interessa”.

Ti arrabbi molto quando vieni definito testa calda?
“Sicuramente ho un carattere particolare. E’ vero però che la stampa esagera o inventa situazioni”.

Verso quale squadra avversaria senti di avere più rivalità ora che sei all’Inter?
“Direi nessuna, sono tranquillo di quello che ho fatto in passato. Non ho rivalità personale, forse è quella di gruppo che poi fa sì che lottiamo per gli stessi interessi”.

Erede di Milito: onore o peso?
“Per me un onore, poi c’è anche il giusto peso. Posso prendere ad esempio quello che ha fatto lui e se posso migliorarlo bene. Ma per me vale tutte e due le cose”.

L’anno scorso hai scelto la Juve ma poi ti sei giocato il Mondiale: rifaresti la stessa scelta?
“Sì, non penso di essermi giocato il Mondiale per la Juve ma per le scelte del ct. Penso di aver fatto due anni in Nazionale senza mancare una convocazione. Ma sono convinto che non sia per il poco spazio”.

Che messaggio mandi ai tuoi ex compagni di Juve e Roma?
“Mai detto che avrei vinto lo scudetto… Penso a fare bene con questa maglia, è una chance per me di tornare ai miei livelli”.

Che numero prenderai?
“Non lo so, è la cosa meno importante”.

Hai parlato con Mazzarri?
“Sì, ma delle cose importanti ne parleremo nei prossimi giorni. Fa piacere stare con un tecnico che mi voleva in passato”.


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