Stamattina Spotify mi ha abbandonata. Non so per quale strano motivo ma pare che tutte le mie playlist, già scaricate, siano da scaricare di nuovo. Quindi non avevo nulla da ascoltare in modalità offline.Non mi è rimasto altro da fare se non affidarmi alle poche canzoni che avevo messo sul cellulare tempo fa. Prima di scoprire Spotify, per l'appunto, poco dopo averlo comprato.Vado in modalità random e parte lei, quella canzone lì che non ascoltavo da mesi. Ci sono certe note che non ti va proprio di riascoltare, ti pare quasi una violenza farle partire di nuovo e l'unico modo che rimane a loro per farsi vive di nuovo è, per l'appunto, la casualità.L'ho riascoltata altre due volte e l'ho trovata diversa.Meno cupa, meno enigmatica, meno dark side of the moon.Forse per la prima volta l'ho ascoltata per quello che è e non per quello che volevo fosse.
Perchè alla fin della fiera uno cade, e in quel momento ti pare davvero una grande tragedia, talmente grande da non sapere nemmeno se riuscirai mai ad andare oltre, a tirarti su di nuovo e ad essere anche solo un po' di ciò che eri prima. Ma poi ci si rialza sempre, per volontà o necessità, ci si deve rialzare. Giusto il tempo che le ginocchia sbucciate guariscano e poi si ricomincia a camminare, prima lentamente e poi con passo sempre più spedito. Verso lande sconosciute.
Grandi perle stamattina, cara Olivia, grandi perle.