Pressy, come rovinare una buona idea
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Abbiamo parlato nei mesi scorsi di Pressy e del suo clone MiKey qui, segnalando che nonostante il clamore generato dal suo lancio si Kickstarter non ci fossero ancora date certe. Facciamo il punto della situazione a tre mesi di distanza.
Lanciato su Kickstarter con un obiettivo di 40.000$, Pressy è riuscito a raggiungere la ragguardevole cifra di 695.138$ grazie ad una buona idea. Sostanzialmente si tratta di un pulsante da inserire nel jack audio e che, tramite un’ apposita app, permette di compiere svariate operazioni: blocco del dispositivo, scatto fotografico, avvio applicazioni ecc.
I sottoscrittori iniziali avrebbero dovuto iniziare a ricevere Pressy a fine Aprile, in ritardo rispetto ai numerosi cloni lanciati sul mercato nel frattempo, ma hanno dovuto attendere la metà di maggio per avere qualche notizia dal produttore. La scusa addottata dal produttore era che, durante i test del primo lotto di circa 30.000 unità, erano stati riscontrati troppi dispositivi rotti dopo pochissimi clic. A quel punto, dopo le scuse d’obbligo, veniva fornita una nuova data, indicata con un vago “End of May 2014″.Siamo ai primi di giugno e sembra che ci siano ancora più problemi che dispositivi consegnati.
Originariamente era previsto che l’app per controllare Pressy venisse distribuita sul Play Store ma, con un comunicato sulla pagina Facebook, Pressy ha comunicato che l’app verrà distribuita diversamente. La giustificazione per questo improvviso voltafaccia sta nella paura che l’app venga utilizzata illegalmente con dispositivi piratati o con cloni tipo MiKey.
I “pledgers” (coloro che hanno sottoscritto l’offerta su Kickstarter per avere Pressy) si sono però infuriati per questo ulteriore svarione di Pressy. Tralasciando i problemi di sicurezza dati dal dover scaricare app da Store alternativi o da siti più o meno sicuri, la presenza dell’app su Play Store permette una maggior rapidità e comodità nella distribuzione degli aggiornamenti. Per quello che può valere, Pressy ha rilasciato un commento sul proprio profilo Facebook.
Questa vicenda dovrebbe far riflettere sull’importanza che ha il marketing nel mercato moderno, sulla necessità di ponderare bene le scelte e pesare accuratamente le parole. Il mercato è pieno di alternative e gli utilizzatori finali hanno sempre meno voglia di subire i voltafaccia dei produttori.
E voi, avete ordinato Pressy o vi siete orientati su uno dei suoi tanti cloni? Fateci sapere.
Pressy, come rovinare una buona idea
Irven Zanolla