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Preti pedofili: esseri umani o Ministri di Dio?

Da Psychomer
By
Paola Sacchettino
settembre 8, 2010Posted in: psicologia clinicaPreti pedofili: esseri umani o Ministri di Dio?

In questi ultimi mesi le cronache riportano molteplici casi di preti pedofili (ecclesiastici di ogni grado ed ordine religioso), pubblicando notizie che destano indignazione e sconcerto nell’opinione pubblica.

Non è certo una novità, ma come tutte le realtà che fanno parte dei “tabù” dell’essere umano (casi di violenza in famiglia, incesto, pedo-pornografia e via discorrendo), sono state tenute nascoste per secoli, pur essendo sempre esistite.

Psichiatri e psicoterapeuti si interrogano sulle possibili cause, mentre il mondo grida allo scandalo: c’è chi chiede che ai religiosi vengano tolti l’abito talare ed i voti presi in seminario; chi ne chiede la pena di morte e chi, molto più sadicamente propone l’evirazione o, per lo meno, la castrazione fisica o chimica.

Ma quanto di perversione c’è in tutto questo e quanto di disturbo psicologico e/o malattia?

Si potrebbe pensare che il fenomeno  sia la naturale conseguenza del celibato forzato, nonchè della repressione sessuale esasperata e prolungata nel tempo, ma ciò non convince gli studiosi del fenomeno.

Piuttosto la formazione religiosa, racchiude in sé una perdita di identità sessuale in chi sceglie di seguire la “chiamata per vocazione”, unitamente alla fissazione in uno stadio di maturazione “preadolescenziale” da parte del seminarista (non a caso l’età media delle vittime gravita tra gli 8 e i 12 anni, con tendenza omosessuale nella scelta delle vittime stesse), un rapporto sado-masochistico (una componente autoritaria della pedofilia che tende alla ricerca del proprio piacere, non della condivisione) ed il fatto che, a differenza dei preti che hanno rapporti con donne adulte consenzienti, costoro non cercano di nascondersi, né dismettono l’abito una volta smascherati; se mai vengono trasferiti per far scemare l’eco dello scandalo.

La simbologia cattolica, infine, completa il quadro.

Innumerevoli sono le metafore infantili: Maria, la mamma; il Bambino Gesù; le promesse e le minacce di premi e punizioni. Il rito cattolico comprende, oltretutto, l’Eucarestia che è il nutrimento del cristiano: il sacerdote imbocca il fedele con l’ostia consacrata, così come la mamma imbocca con la  pappa il neonato.

Può sembrare un punto di vista “blasfemo”, ma molti psicoanalisti moderni condividono questa lettura psico-criminologica del fenomeno.

Tutto questo non a discolpa dei religiosi in questione, ma come motivo di riflessione che qualcosa, forse, andrebbe cambiato nella loro formazione. Sorge spontaneo  chiedersi perché il prete cattolico non si ponga almeno un freno morale a queste sue tendenze, data la sua funzione nella comunità.

Che dire infine dal punto di vista legale?

C’è chi si batte perché gli ecclesiali vengano considerati cittadini italiani (in virtù del Concordato tra Stato e Chiesa) e quindi vengano giudicati secondo gli articoli del Codice Penale, mentre il Vaticano con Benedetto XVI in testa, controbattono che lo Stato del Vaticano ha le sue leggi e solo attraverso di esse i colpevoli vanno giudicati e puniti.

In questo modo non c’è possibilità alcuna, almeno per il momento, che i preti pedofili vengano sottoposti a cure ed analisi psicologiche, né tantomeno di risarcimento per le vittime, che si porteranno appresso danni psicologici non da poco.

Conseguenza inevitabile: il fenomeno non potrà che espandersi a macchia d’olio, e le manifestazioni di omertà all’interno della Chiesa continueranno a proteggere i colpevoli e a coprire questa piaga sociale, che si configura come un crimine vero e proprio, non certamente come un fenomeno di trascurabile importanza.

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Preti pedofili: esseri umani o Ministri di Dio?
Ciao, sono Dottore in Scienze e Tecniche Psicologiche ad indirizzo psicosociale, iscritta al primo anno di Psicologia Criminale all'Università di Torino (laurea magistrale) e Dottore in Scienze Motorie. Ho una Specializzazione in Criminologia e Psicologia investigativa; sono Counsellor nelle relazioni di aiuto psicologico e Psychoterapeute Analytique (Bruxelles). Ho conseguito un Diploma di perfezionamento in Psicologia dello Sport dell'ISEF/SUISM di Torino ed una Specializzazione in Chinesiologia preventiva e rieducativa. Leggi il mio profilo completo nella sezione "About us".

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