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Prevenzione. Organizziamoci :)

Creato il 26 aprile 2011 da Socialmediares

Prevenzione. Organizziamoci :)La campagna di comunicazione contro il tumore al seno è la prima campagna del Ministero della salute dedicata esclusivamente alla prevenzione del carcinoma alla mammella, che rappresenta il tumore più frequente e la prima causa di mortalità di origine oncologica nelle donne. A fronte di tale incidenza, il Ministero vuole ricordare alle donne che il tumore al seno – grazie alla diagnosi precoce – può essere individuato e trattato in fase iniziale con importanti risultati sia in termini di sopravvivenza che di qualità di vita.

Obiettivo prioritario della campagna è sensibilizzare tutte le donne al problema e favorire una maggiore attenzione nei confronti della prevenzione, in particolare di quella secondaria. In secondo luogo, la campagna vuole motivare all’azione ed incentivare le donne nella fascia di età a rischio ad aderire ai programmi di screening rispondendo alla lettera invito inviata dalle strutture del Servizio sanitario nazionale e a presentarsi nei centri per effettuare la mammografia.

La creatività della campagna presenta un visual di forte impatto che introduce direttamente al problema privilegiando un approccio emozionale: un reggiseno steso ad asciugare è privo di una coppa. A sottolineare la forza evocativa dell’immagine viene proposto uno slogan dal linguaggio immediato e diretto “Il tumore al seno colpisce 1 donna su 11. E nessuna vuole mettersi nei suoi panni”. “Ricordati, la prevenzione è sempre la cura migliore” è l’invito del Ministero alle donne a passare all’azione e ad effettuare i controlli mammografici.

La comunicazione sociale avviene tramite annunci  principalmente sulle testate più diffuse della stampa specializzata femminile e, in particolare su quelle più lette dalle donne adulte. Sono state programmate uscite sulle riviste settimanali e mensili (Oggi, Tv Sorrisi e Canzoni, Vanity Fair, Focus, Gente, Famiglia Cristiana, Cose di Casa, Glamour, ecc.) e annunci stampa sui principali quotidiani e sulla free press.
Affissione - È prevista, inoltre, l’affissione di locandine sugli impianti presenti nelle strutture sanitarie del circuito Multimedia Hospital in tutto il territorio nazionale. Successivamente si prevede di fare ricorso anche alla pubblicità dinamica sui mezzi di trasporto pubblici e ai circuiti delle affissioni cittadine.

I Ministri per le Pari Opportunità, Mara Carfagna e della Salute, Ferruccio Fazio, hanno promosso una campagna di comunicazione contro il tumore della prostata, perché “in medicina la prevenzione è sempre stata considerata la migliore forma di cura: intervenire ai primi segni di una malattia, prima che questa si sviluppi nella sua completa gravità, ha sempre garantito i migliori risultati in termini di efficacia terapeutica”, ha spiegato il Ministro Carfagna.

“La prevenzione è sicuramente l’arma più efficace nella lotta contro i tumori – ha sottolineato il Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio – e nel tumore della prostata, che è la patologia tumorale più diffusa tra gli uomini (si stimano, infatti, circa 37.000 nuovi casi l’anno), la prevenzione, gli screening e le terapie più avanzate hanno aumentato la sopravvivenza sino all’83% dei casi. Con questa campagna vogliamo sensibilizzare sull’importanza della prevenzione nell’ottica di incrementare ancora di più questo risultato e migliorare la qualità di vita di coloro che sono colpiti da questa malattia”.

L’obiettivo è quello di diffondere tra gli uomini la cultura della prevenzione del tumore della prostata, al pari di quanto accade tra le donne con i tumori della mammella e della cervice uterina. Il pubblico-target al quale si riferisce è quello degli uomini con più di 50 anni di età.
Slogan:
“Non è la fortuna che batte il tumore della prostata. E’ la prevenzione”. La Campagna racconta con un linguaggio semplice e in tono ironico l’importanza di sottoporsi ai controlli periodici se si è uomini con più di 50 anni di età.
La campagna sarà veicolata su tv, radio e mediante affissione. Le mani del prestigiatore che si vedono nello spot sono di Silvan.

Prevenzione. Organizziamoci :)
Prevenzione. Organizziamoci :)

Prevenzione. Organizziamoci :)
La salute e la sicurezza del neonato, del bambino e dell’adolescente rientrano tra gli obiettivi generali del Piano Sanitario Nazionale 2003-2005. Il Ministero della Salute ha realizzato la campagna di Comunicazione “Quando nasce un bambino” affinché i genitori possano essere informati ed educati sulle norme di prevenzione basilari per la crescita sana dei loro figli.

Scopo dell’iniziativa è fornire un sostegno concreto ai genitori per affrontare le criticità legate allo sviluppo del bambino, dalla nascita fino al primo anno di vita. Attraverso una guida istituzionale scientificamente attendibile, evitare che i genitori si trovino soli ad affrontare problematiche educative fondamentali per la crescita del bambino. La necessità di maggiori indicazioni di tipo istituzionale in materia di puericultura è resa ancora più incalzante dal moltiplicarsi di prodotti editoriali, provenienti da varie fonti, che rischiano di disorientare i genitori nella scelta di comportamenti sicuri e idonei.

Distribuito a tutte le neo-mamme appena dimesse dall’ospedale dopo il parto, il libretto-guida è rivolto ai genitori

Un libretto informativo  diffuso dal Ministero della salute agli Assessorati alla Sanità regionali (con il compito di distribuirlo gratuitamente ai punti nascita della regione) .
Il volume, realizzato in forma di guida illustrata, di facile lettura e narrativo, riguarda le precauzioni che i genitori dovranno seguire e norme di sicurezza ed igiene che dovranno rispettare nel primo anno di vita del figlio, affronta tutte le fasi cruciali del primo anno di vita ed individua tutti quei comportamenti che devono essere attentamente monitorati dalle mamme per la sicurezza e la tutela della salute del bimbo.
Il manuale sviluppa gli argomenti:

  • LA PREPARAZIONE DELL’AMBIENTE CASALINGO DOVE ALLOGGERA’ IL NEONATO
  • COME TENERE IL BAMBINO IN BRACCIO
  • LA PULIZIA DEL BIMBO
  • IL SONNO
  • L’ALLATTAMENTO (naturale, artificiale)
  • IL DIVEZZAMENTO (primi pasti)
  • LA DENTIZIONE
  • LO SVILUPPO DEI SENSI
  • I GIOCHI
  • LE PASSEGGIATE
  • LE VACCINAZIONI
  • PARLARE AL PROPRIO BAMBINO

http://www.youtube.com/watch?v=HGtG_iuD9a4

L’ ”Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulla salute e la sicurezza negli ambienti di vita” ha aggiornato la collana di quaderni dedicati alla sicurezza e alla salute. Il “nuovo nato” è un ricchissimo opuscolo (ben 161 pagine), chiaro ed esaustivo che raccoglie le condizioni e situazioni di rischio per la salute e la sicurezza dei bambini; un opuscolo corredato di dati sulle ricerche svolte in Italia, sulle misure d’emergenza attuabili e sulle principali forme di prevenzione del rischio attuabili sia in ambiente domestico che in altri ambienti.

La presentazione dell’opuscolo riporta alcuni indicativi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “nei paesi occidentali gli infortuni domestici rappresentano la prima causa di morte per i bambini e il 20% dei ricoveri in età pediatrica è dovuto ad infortunio”. L’età che è stata rilevata essere quella più a rischio è quella tra i due e i quattro anni.

Sfogliando le pagine si possono trovare i risultati di diverse ricerche. Ad esempio quelli che ci indicano che “la quasi totalità degli incidenti si concentra nei tre ambienti domestici più frequentati: la cucina (34,9%), il soggiorno o il salone (28,7%) e la camera da letto o cameretta (12,6%)”.

La prima parte della pubblicazione è dedicata ad affrontare alcune tipologie di infortunio: trauma cranico, intossicazione, ingestione da corpo estraneo, inalazione da corpo estraneo, annegamento e semiannegamento, folgorazione, ustioni, ferite, morsi d’animali.

Ognuno di questi infortuni viene presentato, se ne indica la frequenza (ad esempio riguardo ai traumi cranici veniamo a sapere che sono la principale causa di morte nei bambini sopra l’anno di vita), nonché, come già indicato, le misure operative di soccorso e quelle di prevenzione.

Per quanto riguarda i traumi cranici, ad esempio, si ricorda di non viaggiare mai in auto senza avere sistemato il bambino nel suo seggiolino o di non lasciare mai il bambino da solo su fasciatoi, letti senza sponde, divani o poltrone, neanche per brevi momenti.

Riguardo alle procedure di soccorso relative alle intossicazioni si consiglia di avere sempre con sé il numero di un Centro Antiveleni per poter chiedere specifiche consulenze oltre a interpellare il proprio medico curante o un Pronto Soccorso.

La pubblicità sociale tendenzialmente mostra il lato d’ombra e oscuro dell’advertising commerciale. Angoscia, malattia e morte escluse negli spot commerciali affiorano e vengono tematizzate o esplicitamente evocate in quelli sociali. L’indubbia drammaticità di molti messaggi di comunicazione sociale rende il tono e le modalità utilizzate di cruciale importanza per gli obiettivi perseguiti. Le opinioni circa i codici espressivi più opportuni al messaggio di carattere sociale non sono concordi: per alcuni la sobrietà del linguaggio, il rigore formale, i toni smorzati e severi, sono da considerarsi elementi connaturati al tipo di messaggio, per altri, anche il messaggio sociale, indipendentemente dal tema trattato, può e deve avvalersi di un format comunicativo più colorito e seducente, sdrammatizzante, esteticamente accattivante. Estremamente variabile ê anche il giudizio formulato in merito all’approccio formale ritenuto più opportuno per questo genere di messaggi. Il pubblico stesso sembra essere diviso riguardo allo stile comunicativo di questo tipo di campagne: c’è chi ritiene utile il ricorso a immagini forti e a un linguaggio diretto chi, al contrario, auspica una comunicazione sociale che faccia ricorso a informazioni precise e argomentazioni razionali. Diffuso è un atteggiamento di rifiuto nei confronti di toni percepiti come doveristici, colpevolizzanti, moralistici e patetici.
Il messaggio sociale non può non avere una connotazione seria, nel senso dell’utilizzo di una retorica semplice, chiara, diretta e di una rappresentazione di situazioni verosimili, probabili, e di un messaggio che sappia contenere suggerimenti precisi su come agire per mettere in pratica la proposta che veicola. Più contraddittorio è il giudizio sulle forme maggiormente aggressive di comunicazione, il cosiddetto fear arousing appeal. Il meccanismo che è alla base di questo tipo di approccio è abbastanza semplice: emissione del messaggio ansiogeno; attivazione di uno stato di tensione emotiva per la ricezione di quelle parti del messaggio che suscitano apprensione, timore o comunque sensazioni sgradevoli; risoluzione della tensione con l’adozione delle raccomandazioni contenute nel messaggio che indicano esplicitamente come evitare le temute conseguenze. Non so se tutto questo può far cambiare atteggiamento alle persone , se non altro le rende consapevoli nelle loro azioni.

Chiara pilo



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