Per coloro che scelgono i fondi pensione (sia dipendenti che autonomi) è importante valutare bene la linea di investimento più adatta a soddisfare le proprie esigenze. Come già ricordato, infatti, i prodotti della previdenza complementare investono il capitale su diversi mercati (azionario, obbligazionario e quant’altro) e quindi la scelta degli aderenti tiene conto di variabili come età e propensione al rischio, ed anche da una certa conoscenza degli strumenti finanziari (vedi articolo correlato).
Coloro che sono poco informati di mercati e prodotti finanziari e che non seguono attivamente il proprio risparmio previdenziale, possono ricorrere ad un valido consulente finanziario che potrebbe aiutarli anche a capire il funzionamento del programma di investimento automatico Lifecycle, il quale adatta le caratteristiche previdenziali del lavoratore alle scelte di investimento del fondo pensione in base agli anni mancanti al pensionamento.
Si tratta di un “pilota automatico” che guida l’investimento di chi aderisce durante la sua vita previdenziale fino alla pensione (ciclo della vita). Di programmi lifecycle ce ne sono
tanti, il risultato non è chiaramente garantito, ma è utile perchè decide cosa fare e quando, e limita senz’altro il rischio di portafoglio.
Il programma di investimento Lifecycle prevede il passaggio automatico da un comparto all’altro in relazione agli anni che restano per arrivare alla pensione. Per esempio, per un giovane aderente i versamenti destinati al fondo pensione andranno nel comparto azionario e, successivamente, i fondi verranno “spostati” in comparti bilanciati e in genere più “tranquilli”, a scadenze predeterminate (ad esempio ogni cinque anni), in relazione agli anni mancanti alla data di pensionamento. La gestione diventerà tutta monetaria negli ultimi anni prima della pensione. Quindi azionario per il lungo termine e spostamento graduale nell’obbligazionario e monetario per il breve termine, fino alla pensione. Il tutto in modo automatico.
Possiamo dunque definire il Lifecycle come l’adeguamento periodico automatico del grado di rischio presente nel portafoglio previdenziale. Questo metodo toglie soprattutto l’ansia e l’emotività al sottoscrittore del fondo pensione privo di conoscenze finanziarie, il quale, a volte, è portato, in relazione all’andamento dei mercati finanziari, a spostarsi da un comparto azionario ad uno obbligazionario o viceversa, rischiando di causare al suo portafoglio delle perdite anche consistenti. Come detto sopra con il programma di investimento automatico Lifecycle il rischio è senz’altro limitato.
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