Eugenio, splendido novantenne, si trova suo malgrado a dover gestire un tormentato rapporto di amore e odio con Matteo, rampante erede di una famiglia nel business della rottamazione. La mancanza di stima fra i due sembra essere irrecuperabile: Eugenio crede che Matteo sia autoritario e di destra. Poi sì. Poi no, in base prevalentemente a come si sveglia. In ogni caso i due continuano a guardarsi in cagnesco, incapaci di porre l’ultima parola sulla loro relazione incerta e volubile. Matteo in seguito sembra aver conquistato il cuore dell’amico, eppure… (sigla d’apertura)
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El Tsipras unido jamás será vencido In un post dello scorso 5 marzo, Alessandro Gilioli definiva la lista Tsipras - la mobilitazione politica italiana a sostegno della candidatura del leader di Syriza alla presidenza della Commissione europea - «un pezzo dell'Italia migliore». Cosa si intenda nei fatti per «migliore» non è chiarito (sotto… Renzi cambia idea, anche quando non la cambia Una delle accuse mosse a Matteo Renzi, candidato alla segreteria del Partito democratico nelle elezioni del prossimo 8 dicembre, è quella di «cambiare idea» troppo spesso. Giuseppe Civati, uno dei suoi contender, ha fatto della sottolineatura di veri o presunti cambi di rotta renziani l'arma… L’importanza di saper perdere C'è una qualità, una capacità, che nel grande circo della politica passa spesso in secondo piano e, cionondimeno, personalmente ritengo essenziale - nonché, per certi versi, simbolica. È il saper reagire, da parte di un candidato, a una sconfitta elettorale con compostezza, senso di responsabilità verso…