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Previsioni 2015: l’economia africana continua con slancio

Creato il 15 gennaio 2015 da Cafeafrica @cafeafrica_blog
Se l’epidemia di Ebola, l’appesantimento delle minacce islamiche e la caduta del prezzo del petrolio hanno colpito fortemente le economie africane nel 2014, è importante ricordare che il continente ha vissuto nel complesso in uno stato di salute economica, a dispetto della crisi europea e del rallentamento dell’Asia e di numerosi paesi emergenti.
Buoni risultati
Con un tasso di crescita annuo tra 4,8 e il 5,1%, secondo le istituzioni finanziarie internazionali, il continente fa meglio di altri, con l’eccezione della Cina, e rafforza l’immagine di terra di opportunità, che trasmette in questi ultimi anni agli investitori di tutto il mondo.
La crescita africana ha beneficiato di prezzi relativamente elevati delle materie prime per gran parte dell’anno, dell’intensificazione dei legami commerciali con le economie emergenti, dell’aumento della domanda interna sostenuta dall’incremento dei consumi locali e della ripartizione della spesa pubblica a favore di infrastrutture critiche per lo sviluppo del continente.
Nel frattempo, le pressioni inflazionistiche in molti paesi sono rallentate, grazie alla stabilizzazione dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari.
Infine, il miglioramento osservato della governance e della gestione economica in tutto il continente ha portato alla stabilizzazione dei saldi di bilancio e dei conti correnti, migliorando sia la situazione macroeconomica sia il clima imprenditoriale.
Investimenti
La fiducia del settore privato da parte di africani e stranieri si è rafforzata e i flussi di investimento verso il continente hanno raggiunto nuovi traguardi.
Secondo i dati della Banca Africana di Sviluppo (AfDB), contributi finanziari esterni (sovvenzioni, prestiti, investimenti…) hanno superato nel 2014 i 200 miliardi di euro, quattro volte l’importo del 2000.
Ultimo dato positivo per la crescita dell’Africa, la crescita registrata dalla produzione agricola in molte regioni, a causa di condizioni climatiche generalmente favorevoli.
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Sviluppo
Ma come ripetuto più volte dagli economisti, “la crescita non è sinonimo di sviluppo”. Se l’Africa sta vivendo un decennio di tassi di crescita senza precedenti in tutto il continente, gran parte della sua popolazione continua a vivere in condizioni di povertà, disoccupazione e disuguaglianza economica.
La percentuale di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà (meno di 1,25 dollari al giorno) continua a diminuire nel continente. Secondo la Banca Mondiale, attualmente rappresentano meno del 45% della popolazione totale, contro oltre il 58% dei primi anni ’90.
Trasformazione strutturale
“Affinché la crescita sia inclusiva, l’Africa deve continuare la sua trasformazione da un’economia di esportazione ad una di consumo”, ha detto un esperto della Banca Mondiale.
Pertanto, il continente deve accelerare la rivoluzione strutturale, a partire dall’industrializzazione, unica strada per fornire i posti di lavoro che tanto mancano all’Africa.
Tanto più che l’epidemia di Ebola infuria fin dalla primavera in Africa occidentale e la caduta dei prezzi delle materie prime, osservata da qualche tempo, potrebbe durare fino all’inizio del 2016, si dovranno certamente affrontare nuove sfide per il continente.

Fonte: Jeune Afrique


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