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Prezzemolo

Creato il 01 luglio 2010 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Il Prezzemolo


prezzemolo Il prezzemolo, Petroselinum Hortense, è una delle piante più coltivate al mondo, originaria delle zone del Mediterraneo e dell’Asia occidentale, è molto utilizzata sia per il suo aroma sia per le sue proprietà medicinali che vi spiegheremo approfonditamente nei paragrafi successivi. Il prezzemolo è una pianta aromatica a ciclo biennale mentre, nelle zone d’origine, è di tipo perenne. Il prezzemolo cresce e si sviluppa in modo spontaneo nei boschi dove il clima è temperato e teme particolarmente le zone con clima freddo, la temperatura ideale per la coltivazione di questa pianta è di circa 16-20°C, mentre quelle inferiori allo zero e superiori ai 35 non vengono sopportate e la danneggiano. In Italia la sua coltivazione è molto diffusa anche negli orti e giardini delle nostre case. Il prezzemolo presenta un fusto eretto e può arrivare ad un’altezza di circa settanta centimetri, la radice è molto grossa e robusta. Le foglie del prezzemolo sono commestibili, lisce, di colore verde ed hanno margini seghettati, sono composte da tre parti che gli fanno assumere una forma pressappoco triangolare, contengono vitamine e sali minerali. I fiori del prezzemolo si sviluppano durante il secondo anno di vita della pianta e si riuniscono in ombrelle, possono avere colore bianco, raramente azzurro-viola oppure giallo. Come molte altre piante aromatiche anche il prezzemolo può risultare tossico.

La pianta del prezzemolo è molto usata in cucina per insaporire piatti, dare loro un gradevole aroma, va d’accordo con la maggior parte delle pietanze, praticamente quasi con tutte, da qui il detto “sei come il prezzemolo!”, vale a dire “sei dappertutto!”. L’altra caratteristica del prezzemolo è che si sviluppa e cresce in quasi tutte le zone, anche in condizioni avverse, da qui il detto “ti crescerà il prezzemolo nelle orecchie!”, minaccia scherzosa detta soprattutto ai bambini quando non sono restii a lavarsi le orecchie.

Nell’antichità Greci e Romani utilizzavano il prezzemolo per incoronare chi si era distinti nei vari giochi, per ornare le loro tombe e come pianta curativa.

Specie


Il prezzemolo si divide in due specie principali e maggiormente diffuse:

Petroselinum Hortense: come abbiamo detto in precedenza, questa specie ha origine nelle zone del Mediterraneo, è utilizzata soprattutto in cucina per insaporire minestre, pesce, sughi ecc. Di questa pianta si usano tutte le parti tranne le radici. I fiori sono piccoli. Questa specie di prezzemolo gradisce un terreno di tipo leggero e ricco di sostanza organica.

Petroselinum Crispum: varietà di Petroselinum Hortense, non è molto coltivata in Italia, viene usata soprattutto in cucina come elemento decorativo per i piatti serviti nelle regioni della Scandinavia. Come dice il nome stesso, questo prezzemolo ha foglie ricce.

Proprietà


Il prezzemolo ha molte proprietà, si seguito vi illustreremo le principali e vi daremo qualche consiglio sull’impiego di questa utilissima pianta.

Il prezzemolo è una pianta che può essere utile per depurarsi, può avere effetto diuretico, sedativo, stimolante e tonico.

Le foglie del prezzemolo fresche contengono ferro, calcio, fosforo e vitamine A-C, cinque grammi di prezzemolo apportano la quantità giornaliera sufficiente di vitamina A e trenta grammi, di vitamina C; le foglie fresche possono essere utili per guarire contusioni e leniscono i fastidi e le infiammazioni provocate da punture di insetti come api e vespe.

In passato, quando la malaria era molto diffusa, per combattere la febbre provocata da questa malattia era molto utile un olio estratto dal prezzemolo.

Molte sono le credenze popolari riguardo all’impiego del prezzemolo: ad esempio, in alcune zone, un composto di lumache e prezzemolo pestati veniva usato per eliminare i pidocchi, mentre foglie pestate insieme ad olio e sale, messi nelle orecchie, si diceva curassero il mal di denti.

Preparare un decotto di radici del prezzemolo può aiutare le persone che soffrono di stitichezza, mentre una tisana fatta con le radici del prezzemolo, bevuta due o tre volte al giorno, aiuta ad urinare e lenisce i dolori.

Per quanto riguarda l’uso cosmetico, un infuso di prezzemolo aiuterà a rendere più forti i capelli.

Per avere un alito a prova di bacio, masticate delle foglie crude, avrete anche una pelle più sana e lucente. Oltre alle mille proprietà il prezzemolo ha però anche alcune controindicazioni. Ad esempio, in gravidanza l’uso di estratti di prezzemolo possono provocare contrazioni all’utero provocando conseguente tachicardia al feto. E’ sconsigliato anche a persone con disfunzione cardiaca o renale.

E’ particolarmente velenoso per alcuni animali come gatti e pappagalli.

Terreno e Tecniche Colturali


Il terreno maggiormente adatto per la coltivazione del prezzemolo dev’essere fertile e ben drenato (anche questa pianta non gradisce i ristagni idrici), leggero e un po’ acido, se troppo compatto prima di seminare andrà lavorato.

Il prezzemolo si moltiplica tramite seme. Un metodo che abbiamo spiegato già altre volte utile per rendere più rapida la germinazione dei semi è quello di porli in acqua calda per una notte intera prima dell’operazione di semina. La semina può essere fatta in diversi periodi: ad esempio se volete cogliere il prezzemolo in estate, la semina andrà fatta in gennaio-febbraio se in zona coperta, a marzo-aprile se in vaso o nel terreno. Per la raccolta nel periodo autunnale, la semina andrà fatta in maggio-giugno, mentre per la raccolta nel periodo primaverile si procederà con la semina in settembre-ottobre in luogo coperto.

Per quanto riguarda la semina in pieno campo, essa andrà eseguita a mano spargendo i semi in modo uniforme nella quantità di circa 15-20 chilogrammi di semi ogni ettaro. Per la semina in contenitore o vaso, i semi vanno posizionati a file parallele sull’apposito terriccio e interrati di circa uno-due centimetri non di più e la temperatura nel luogo dove sarà posizionato il suddetto contenitore dovrà essere di circa 20-25°C. Come detto per moltissime altre coltivazioni, a questo punto si dovrà far attenzione a mantenere il terriccio sempre della giusta umidità. Fatta la semina si procederà con la copertura del contenitore con della plastica al fine di mantenere la giusta temperatura ed evitare che il terriccio diventi secco; alla comparsa dei primi germogli si toglierà la plastica e si posizionerà il prezzemolo in una zona più luminosa. Nel momento in cui le nuove piantine avranno raggiunto una grandezza sufficiente, saranno pronte per essere trapiantate.

La coltivazione del prezzemolo non è affatto complicata, vi consigliamo quindi di provare ad effettuarla nel vostro orto o nel vaso, otterrete sicuramente dei risultati soddisfacenti e quando lo userete per insaporire i vostri piatti sarete più soddisfatti perché verrà dal frutto del vostro impegno.

Concimazione ed Irrigazione


Apporteremo della sostanza organica al terreno del prezzemolo solo nel caso in cui sarà coltivato come pianta a ciclo biennale.

Soprattutto dalla stagione autunnale a quella primaverile, dopo la raccolta dei gambi, sarà opportuno innaffiare in modo regolare quasi ogni giorno per favorire la nuova crescita di foglie. Durante l’inverno il prezzemolo ha bisogno di un po’ meno acqua ma dovrà essere necessariamente coperto o posto in un luogo riparato in quando teme le temperature molto fredde.

Raccolta


La raccolta delle foglie si effettuerà quando le foglie saranno abbastanza sviluppate, andranno tagliate con il loro piccolo; gli steli del prezzemolo sono commestibili e vanno raccolti tagliandoli nella parte alta.

Dopo la raccolta le foglie vengono usate fresche oppure possono essere congelate. Un consiglio: come per quasi tutte le altre piante aromatiche, aggiungete il prezzemolo a fine cottura, cotto perde il suo pregevole aroma.

Malattie e Parassiti


Il prezzemolo può subire l’attacco di numerosi nemici e malattie che possono provocare danni più o meno gravi. Oltre a lumache e topi, questa pianta è vittima di un insetto molto dannoso: l’ oziorrinco, un coleottero che attacca con le sue larve le radici del prezzemolo, mentre gli esemplari adulti si cibano delle foglie. I periodi di maggior attacco da parte di questo insetto sono primavera-estate e fine estate-autunno avanzato. Molto diffusi sono quelli denominati Cribricollis, Rugosustriatus, Sulcatus e Armatus.

Il prezzemolo viene infestato anche dagli afidi che lo attaccano e formano delle colonie.

Le malattie a cui va più soggetto il prezzemolo sono le muffe, la ruggine e la peronospora. Le muffe si formato soprattutto con la presenza di ristagni idrici provocate da un eccessivo apporto di acqua; la ruggine è una malattia che sviluppa delle macchine giallastre sulla parte superiore delle foglie, mentre nella parte inferiore può provocare dei residui simili alla polvere di colore giallo che con il passare del tempo scuriscono. La peronospora è un fungo che attacca le foglie della pianta e si manifesta con la presenza di macchine simili ad olio nella parte superiore stesse e, in quella inferiore con la presenza di muffa. Se la malattia è in stato avanzato saranno presi di mira anche boccioli e germogli con il loro conseguente rinsecchimento e la successiva caduta.

Un altro parassita dannoso per questa pianta è la mosca della carota. Le larve di questa mosca attaccano le radici e formano di buchi o gallerie, con il passare del tempo il prezzemolo ingiallisce e infine secca.

Tossicità


L’intera pianta ed i semi del prezzemolo sono tossici, i danni provocati da questo avvelenamento possono essere: abbassamento di pressione, successivo collasso e conseguente coma. Il veleno colpisce in modo particolare reni e fegato provocando la degenerazione del fegato e la necrosi delle cellule dei reni. Abbiamo voluto spiegarvi in breve la tossicità del prezzemolo, ma non preoccupatevi, l’uso classico nelle nostre cucine non provoca alcun danno quindi continuate tranquillamente ad usarlo per preparare i vostri ottimi piatti.

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