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Prezzo azioni MpS, allarme Exane sui dividendi e tonfo in Borsa

Da Mrinvest

Tagliato obiettivo prezzo azioni MpS. Secondo gli analisti Rocca Salimbeni non sarà in grado di distribuire utili agli azionisti fino al 2019

Prezzo azioni MpS, allarme Exane sui dividendi e tonfo in BorsaSeduta pessima quella di oggi per il titolo Monte Paschi di Siena, travolto da un’ondata di vendite a causa del taglio dell’obiettivo di prezzo azioni MpS (o “target price”) da parte di diversi analisti. In particolare, preoccupa lo stato finanziario dell’Istituto, che ha chiuso i conti del 2012 con un passivo di 3,17 miliardi, di cui 1,66 dovuti a svalutazioni.
Secondo Exane, broker di Bnp-Paribas, MpS non sarà in grado di liberarsi presto dalla dipendenza verso lo Stato, rispetto al quale risulta indebitata per oltre 4 miliardi di euro attraverso l’emissione dei

Monti-bond. Per questo, gli analisti francesi ritengono che Siena non sarà nella possibilità di staccare la cedola in favore degli azionisti fino al 2019.
In seguito a queste motivazioni, Exane ha tagliato l’obiettivo di prezzo azioni MpS del 44%, a 0,1 euro, mantenendo sul titolo la raccomandazione di “underperform”.

Bocciatura dei conti MpS anche da parte di Kepler, che ha abbassato il “target price” da 0,22 a 0,13 euro. Lo stesso ha fatto Deutsche Bank, che ha tagliato il prezzo obiettivo da 0,18 a 0,15 euro.

Non è un caso che a Piazza Affari il prezzo azioni MpS sia sceso nella prima seduta post-pasquale sotto 0,18 euro. A mitigare la severità con cui si sono espressi gli analisti c’è solo la considerazione espressa da Kepler della deducibilità fiscale riconosciuta alla banca degli oneri sostenuti per i Monti-bond, che farebbe scendere il costo effettivo dell’indebitamento dal 9% nominale del 2012-2013 al 6,5%, e per gli esercizi 2014 e 2015 al 6,9%, con un risparmio complessivo di 363 milioni di euro in quattro anni.

Per questo, la Consob ha comunicato la decisione di vietare per le sedute di oggi e domani le vendite allo scoperto del titolo MpS, assistite dalla disponibilità delle azioni, rafforzando la previsione generale applicata, a partire da novembre scorso, in tutta la UE di vietare la vendita allo scoperto.


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