Magazine Cinema
Visto in Dvx in lingua originale sottotitolato in inglese.
Un ragazzo americano (tipicamente anni '90 con capelli unti, camice sopra le magliette e fare itnellettuale) proprone ad una ragazza francese appena conosciuta di fermarsi con lui a Vienna per una notte, non avendo i soldi per l'albergo vuole girare per la città fino al mattino dopo quando prenderà l'aereo di ritorno. La ragazza accetterà. Passeranno la notte fra un locale e l'altro a raccontarsi delle proprie vite passate, dei propri desideri, delle proprie emozioni.
Film adolescenziale che mette in campo una serie di chiacchiericci piuttosto scontati, molte volte emotivamente ovvi che colpiscono esattamente il target di romanticherie standard... eppure...
Eppure la scrittura è buona, considerando che questo è un film in cui si parla e basta (non succede nient'altro, mai) il ritmo riesce sempre ad essere tenuto; merito di una scrittura ovvia, ma sempre almeno un minimo interessante; merito della freschezza di scrittura, che mette in bocca a due ventenni quelli che sono pensieri e sentimenti consoni con l'età, magari abusati e scontati, ma sono proprio quelli; merito di una coppia d'attori (fighi, perché seguire le avventure di due cessi non interessa nessuno) veramente bravi, credibili in ogni momento; merito di un'insieme tematico che riesce a buttarci in mezzo una sensazione alla "Stand by me" di tempo che passa, di possibilità che c'erano e non ci sono più; infine merito di una regia muscolare, che si sbatte tantissimo per rendere un camminare in tondo qualcosa di godibile a livello visivo, che cerca di mettere la città non sullo sfondo, ma in primo piano, che con i movimenti di macchina da presa cerca di nascondere l'immobilità della trama, che insiste in inquadrature sempre nuove supportate da una fotografia sempre all'altezza. Inoltre ci si aggiunge un finale aperto non consolatorio, ma liberamente interpretabile... che non è poco.
Poi è ovvio, ora sappiamo tutti che questo film avrà due seguiti a distanza di nove anni che ci riproporranno questi due personaggi che si reincontreranno e dovranno fare i conti con il tempo trascorso, quindi il tema del passato e del mutare delle cose diventerà preponderante e anche le banalità diventeranno fondamentali per portare avanti un discorso più articolato.
Preso da solo è un film incredibilmente buono dato che sulla carta avrebbe dovuto essere terribile; preso nell'insieme è un esperimento estremamente interessante da giudicare nel complesso.
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