David O’ Russel è un regista che è improvvisamente apparso sulla bocca di tutti: certo, non direttamente con il suo nome e cognome, ma con le sue opere.
Negli ultimi tre anni ha, infatti, firmato pellicole che sono state apprezzate internazionalmente , anche vantando la collaborazione con attori già conosciuti, ed apprezzati, come Christian Bale e Bradley Cooper.
La scalata del regista newyorkese ha inizio nel 2010 con l’assegnazione da parte dei produttori di The Fighter, apprezzatissimo film che, ispirandosi alla storia realmente accaduta, narra le vicende di Micky Ward, campione della categoria pesi leggeri, e del fratello Dicky Eklund, ex-pugile dalle grandi speranze, ormai ridotto ad uno scheletro dall’abuso di crack.
La pellicola ebbe diverse difficoltà iniziali, il regista avrebbe dovuto essere un altro, Dicky doveva essere interpretato da Brad Pitt mentre Micky da Matt Damon.
Con un organico completamente riorganizzato – O’Russel, Christian Bale e Mark Wahlberg (così simile a Matt Damon) – il film ha incassato circa 130 milioni di dollari, ed è stato candidato a sei premi Oscar, e sei Golden Globes, vincendone due per entrambi i premi: Christian Bale e Melissa Leo come attore e attrice non protagonisti.
Un bel passo avanti per un regista che, prima di questo film, aveva firmato pellicole sostanzialmente passate inosservate al grande pubblico – anche se aveva già ricevuto apprezzamenti dal cinema indipendente-.
Sicuramente Darren Aronofsky – il regista di The Wrestler, che avrebbe dovuto dirigere anche questo film, ma che aveva dovuto rinunciare a causa di mancanza di budget e produttori – si sarà mangiato le mani, vedendo il prodotto finito.
Nel 2012, O’ Russel, dirige Il Lato Positivo – titolo originale: Silver Linings Playbooks- un adattamento cinematografico del romanzo L’orlo argento delle nuvole di Matthew Quick. La commedia – nell’insieme amara, drammatica e spiritosa – viene molto apprezzata dal pubblico.
Amati sopratutto i protagonisti: Bradley Cooper e Jennifer Lawrence – la quale per questo film vince l’Oscar; l’attrice si aggiudica, così, l’attenzione del mondo intero, anche di tutti quelli che non avevano visto o apprezzato Un gelido inverno di cui è protagonista -.
Per questo film, il regista adatta anche il libro alla sceneggiatura, venendo nominato agli Oscar come Miglior Sceneggiatura Non Originale.
Ed infine, nel 2013, è uscito American Hustle – L’apparenza Inganna che ha ricevuto un’attenzione particolare proprio per i suoi interpreti.
Il regista ha infatti riunito i cast dei primi due film per creare una pellicola di classe, comica ed intelligente: i già citati Bradley Cooper, Christian Bale, Jennifer Lawrence ed anche Amy Adams – già in The Fighter -.
Una valanga di Nomination anche per quest’ultimo fim, dunque, tre Golden Globes vinti: uno come Miglior Film Commedia, e due alle attrici, Jennifer Lawrence – attualmente a quota due- ed Amy Adams.
E’ risaputo che le storie di truffe, inganni e spionaggio attraggano sempre l’occhio dello spettatore, sopratutto se trattate con spirito e ironia. E se c’è una cosa di cui è pregna questa pellicola è proprio l’ironia; e poi è tratto da una storia vera, e questo è sempre un punto a favore.
Una ricetta per il successo decisamente complicata. insomma: ottimi attori, budget alto, ma sostanzialmente, bisogna dargliene atto, un tocco particolare e fresco che solletica l’attenzione. David O’Russel,negli ultimi anni, ha cominciato a fare centro, risvegliando l’interesse del pubblico e della critica.
Ora bisognerà stare a guardare: domenica 2 marzo si terrà la 86ᵃ cerimonia degli Oscar, American Hustle è candidato a ben 10 statuine. L’unico che tutt’ora ne ha prese undici è stato solo Il signore degli Anelli: Il ritorno del re.