In molti stanno fremendo per l'uscita di The Host, l'omonimo film tratto dal romanzo di Stephenie Meyer, ma nessuno si è mai chiesto se l'idea di base dell'autrice è proprio sua o se è frutto di uno dei tanti reciclaggi?
Leggiamo la trama di The Host.
Nel futuro la specie umana sta scomparendo. Un'altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c'è Jared, l'uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli "invasori", ama e non riesce a dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l'anima aliena che le è stata assegnata. Perché l'identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l'aliena Wanderer si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l'amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme a Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre anime e due soli corpi.E adesso quella de L'Invasione degli Ultracorpi (pubblicato anche come Gli Invasati).
In campagna le case sono più spaziose, e c'è sempre un angolo dove non si va mai a guardare, dove si accumulano cose dimenticate e tanta polvere. Passando per caso in uno di questi angoli remoti, Jack Belicec si imbatte in quello che ha tutta l'aria di essere un cadavere. Superato lo spavento, guardando meglio, si rende conto che non si tratta propriamente di un cadavere: è un corpo troppo perfetto, senza segni o ferite. Più che un corpo, un abbozzo in attesa di definizione. E, cosa ancora più inquietante, l'abbozzo risponde in pieno alle caratteristiche fisiche di Jack. Ecco perché da qualche tempo a Mill Valley certe persone sembrano cambiate...Apparentemente queste due trame sembrano anni luce diverse, ma raccontano entrambe di un'invasione subdola e silente: una razza aliena s'impossessa del corpo degli esseri umani con lo scopo d'invadere progressivamente la Terra.
Diversissimi sono ovviamente gli sviluppi. La Meyer punta su un messaggio etico, mortale, inserisce la storia d'amore e soprattutto un isolito triangolo, mentre il romanzo di Finney è fantascienza pura. Anzi, molti romanzi o film sugli alieni degli anni '50 nascondevano la paura della guerra fredda e venivano letti/visti proprio per esorcizzarla.
Io non ho letto nessuno di questi due libri e non sono qui per giudicarli. Le idee si sa che subiscono nel tempo un inevitabile reciclaggio, l'importante è saperle rielaborare in modo intelligente. E saper scrivere ovviamente. Personalmente non sono un'amante di Twilight, ma in molti mi hanno consigliato L'Ospite proprio perchè "diverso" dalla saga vampiresca. Io però sono curiosissima anche di leggere L'Invasione degli Ultracorpi... che Jack Finney si possa rivelare una nuova scoperta al pari di Ira Levin? In molti l'hanno addirittura paragonato a Bradbury...
Evviva alle novità, ma non dimentichiamoci degli evergreen!