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Prima domenica di Avvento 2 Dicembre 2012 (Anno C)

Creato il 11 ottobre 2012 da Lory663
Prima domenica di Avvento 2 Dicembre 2012 (Anno C) Prima Lettura  Ger 33,14-16

Farò germogliare per Davide un germoglio giusto.
 Dal libro del profeta Geremia
Ecco, verranno giorni - oràcolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d'Israele e alla casa di Giuda.
In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra.
In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia.
Salmo Responsoriale  Dal Salmo 24
A te, Signore,
innalzo l'anima mia, in te confido.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
Seconda Lettura  1 Ts 3,12-4,2Il Signore renda saldi e irreprensibili i vostri cuori al momento della venuta di Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell'amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi. Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio - e così già vi comportate -, possiate progredire ancora di più. Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. Canto al Vangelo   Sal 84,8Alleluia, alleluia.Mostraci, Signore, la tua misericordiae donaci la tua salvezza.Alleluia.   
Prima domenica di Avvento 2 Dicembre 2012 (Anno C)Vangelo
Lc 21,25-28,34-36La vostra liberazione è vicina.
 

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saran­no segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le po­tenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nu­be con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risol­levatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'im­provviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Ve­gliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di com­parire davanti al Figlio dell'uomo».
Prima domenica di Avvento 2 Dicembre 2012 (Anno C) Angoscia, paura, ansia: decisamente, Signore, questo Avvento non comincia all’insegna della tranquillità. Tu evochi per noi le reazioni spontanee di chi si trova davanti a sconvolgimenti e perturbazioni che investono cielo e terra. Ma non lo fai per gettarci nel terrore: vuoi piuttosto aiutarci a leggere quanto avviene nel profondo della storia e a scegliere gli atteggiamenti più saggi. Tu ci chiedi di stare attenti, di tenere gli occhi bene aperti per cogliere i segni e non lasciarci prendere alla sprovvista: la posta in gioco è troppo alta, è un momento decisivo per ognuno di noi. Tu ci domandi di liberarci in modo deciso e senza rimpianti di tutto ciò che appesantisce il nostro andare, di tutto ciò che distrae il nostro cuore, di tutto ciò che offusca la nostra intelligenza. Tu non puoi sopportare che, afferrati dagli affanni, perdiamo di vista quello che conta veramente. Tu ci inviti a vegliare e a pregare perchè il nostro spirito rimanga desto, per non mancare all’appuntamento con il tuo ritorno glorioso. E’ questo, infatti, l’unico modo per trovare la forza necessaria, per mantenersi fedeli nella prova e trovare la pienezza della vita. 
Preghiamo
Benedetto Dio che si è raccontato, benedetto Dio che è venuto a scuoterci nel torpore mortale delle nostre abitudini, benedetto Dio che in Gesù si racconta e ci salva.
Ecco allora la necessità di vivere bene questi giorni, senza appesantirci in dissipazioni
(la vita sbrindellata in mille corse quotidiane), in ubriachezze (ciò che intontisce, dalla tivù al possesso) e affanni (se avessi un altro lavoro, se pesassi meno, se fossi...). Vegliamo e preghiamo, fermiamoci ogni giorno per non essere spazzati via dalla quotidianità, dal dolore, dall'attesa inutile di ciò che non può salvare, perché possiamo sfuggire a tutto ciò che deve accadere e comparire davanti al Figlio dell'uomo. Certo Gesù è già nato, e tornerà nella gloria, ma ora deve nascere in noi, in me, perché la vita è questa ricerca, la vita è questo incontro sereno e misterioso. Sì, l'Avvento serve a prepararci ad un appuntamento unico, comparire davanti al Signore, perché lui ci sarà, statene certi, ma noi potremmo non esserci, soffocati dall'ansia natalizia, spazzati via dal delirio quotidiano, sconfitti e rassegnati, infine. Siateci, ve ne prego, perché fuggire davanti ad un Dio consegnato per amore?
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