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“Prima e dopo…una grande guerra” di Liomax D’Arrigo, terza posizione nella seziona A del Concorso Oubliette 03

Creato il 21 febbraio 2013 da Alessiamocci

Mi fecero indossare, o meglio mi misero una tuta da aviatore (come se avessi dovuto pilotare io): cos’ chiamarono quella specie di vestito che, a giudicare dalle fotografie che ho esaminato, somigliava del tutto ad un comune indumento da neonato, e fui fatto salire su quel mezzo ancora poco conosciuto.

“Prima e dopo…una grande guerra” di Liomax D’Arrigo, terza posizione nella seziona A del Concorso Oubliette 03L’idrovolante, ancora poco conosciuto in Italia, era il mezzo sul quale viaggiò l’aviatore neonato dall’aeroporto di Cagliari verso il Lido di Ostia. Una piccola vita che iniziava con il record di esser stato l’essere umano più giovane ad essere salito su un idrovolante.

Prima e dopo…una grande guerra”, autobiografia di Liomax D’Arrigo, si aggiudica la terza posizione nella sezione A (libro di prosa edito) della Terza Edizione del Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 03”, promossa dalla web magazine Oubliette Magazine.

Liomax D’Arrigo (1935) racconta la sua particolare vita al fianco di un’ufficiale dell’aeronautica, suo padre. Visse un periodo storico importante per l’Europa, la sua infanzia fu solcata da ininterrotti spostamenti, ed il suo carattere si formò distate dalle amicizie durature. La solitudine divenne la scelta artistica di trascrivere i suoi ricordi, di raccontare ciò che ha visto e vissuto perché ricordare è conoscere un mondo nuovo, scoprire immagini nascoste lontane nella mente, immagini di pochi istanti che tornano con particolari.

Ma che strano luogo: le persone comunicavano tra di loro con lo stesso idioma che usava la mia mamma con le sue sorelle e quasi tutti non riuscivano a comunicare con me! Compreso il mio cuginetto, ma lui era giustificato: era ancora piccolo. Sì, è vero, a Tripoli taluni usavano un linguaggio a me sconosciuto, ma bene o male, quando si sforzavano di parlare con me, anche se storpiavano un’infinità di termini, si facevano capire.”

Linguaggi diversi si mescolavano ad una comprensione della vita e della società. Tripoli, città natale della madre dell’autore, creava fantasticherie sugli argomenti di discussione dei suoi abitanti e spontaneità nelle quotidiane comunicazioni. Liomax, non conoscendo l’idioma della madre, restava affascinato da quei suoni che tutti capivano. La Svizzera fu un tracciato di meraviglie sociali nelle quali ogni cittadino sviluppava una collettività equa e conforme ad una solidità statale che si può osservare oggigiorno.

Gli abitanti che erano in casa, scendevano con il secchio (il contenitore del latte era un secchio) ed al loro turno dichiaravano la quantità voluta, che comunque, da quello che ricordo io, non era meno di 2 litri per una famiglia di 3 persone. All’orlo delle botti erano appesi dei mestoli misuratori e con quelli l’addetto, attingendo nei grossi recipienti, versava la quantità richiesta. La curiosità maggiore non termina qui!

Congratulazioni a Liomax D’Arrigo per l’ottimo risultato.

Link diretto finalisti del Secondo Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 03” QUI.

Written by Alessia Mocci

Continuate a seguirci: in arrivo il bando della Quarta edizione del Concorso Letterario Nazionale “Oubliette 04″.

Per i vincitori della Prima Edizione del Concorso “Oubliette 01″ clicca QUI.

Per i vincitori della Seconda Edizione del Concorso “Oubliette 02″ clicca QUI.


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