Siamo in campagna elettorale, rovente, scorretta, empia di qualunquismo e di proclami fini a se stessi, all’italiana insomma, proprio come siamo abituati da almeno vent’anni.
Ogni giorno si susseguono dichiarazioni, smentite, mezze frasi, veti incrociati, un po’ di tutto.
In questo marasma mi hanno fatto sorridere le dichiarazioni di Roberto Maroni, attuale Segretario dei “lumbard” che, come ricordiamo, ha preso il posto di Umberto Bossi quando questi è stato travolto dagli scandali, quando è venuto a galla che forse una parte dei soldi della Lega finiva nella casse della propria famiglia.
Ma quella è una partita tutta da giocare, l’anziano pachiderma della giustizia italiana farà il suo corso probabilmente quando tutti avranno dimenticato…
Ma torniamo a “Bobo”, il quale ha dichiarato – con l’enfasi che è d’obbligo in campagna elettorale per un Segretario di Partito che si rivolge ai suoi fedeli – che il 75 per cento delle tasse del nord rimarrà al nord, che questi fondi permetteranno di abolire l’Irap, che i Governatori della regioni del nord in quota alla Lega formeranno una macro-regione (euro-regione) con la quale il futuro Governo dovrà confrontarsi.
Insomma la Lega ci riprova a tentare di dividere l’Italia, seminando il seme della discordia, della scissione, dell’indipendenza economica, anche se la sua memoria è davvero corta…
Ricordo… che la Lega, negli anni di Berlusconi e del berlusconismo, è stata per molti anni al Governo del Paese senza riuscire minimamente a concretizzare quel Federalismo con quale si sciacquava la bocca un giorno sì e l’altro pure.
Ricordo… che uomini della Lega hanno gestito per anni Ministeri importanti quali quello dell’Interno, del Lavoro, dell’Agricoltura, della Giustizia, delle Riforme Istituzionali.
Ricordo… il triste teatrino quando la Lega ha sventolato, come grande vittoria, il fatto d’aver portato dei Ministeri al nord – pochi uffici e senza personale – salvo poi gli stessi essere stati chiusi pochi mesi dopo.
Ricordo… alla Lega e ai leghisti smemorati che alcuni di coloro che sono stati accusati d’aver sottratto fondi al Partito sono ancora al loro posto, l’aver trovato due o tre agnelli sacrificali di scarsa o nessuna rilevanza politica (es. Rosy detta “la badante”) ha soddisfatto il popolo dei suoi elettori? Mah…
Un popolo che si dice “duro e puro”, da questo quadretto ne esce goffo, un po’ ridicolo e unicamente attaccato al denaro.
Ritengo che se pur le tasse rimanessero davvero al nord come auspica Maroni e il suo codazzo di leghisti – una minoranza che pensa di parlare a nome di milioni di italiani che popolano le regioni settentrionali – non riuscirebbe ad avere sufficiente cultura e intelligenza per comprendere e mettere a frutto concetti quali integrazione, uguaglianza, solidarietà, giustizia sociale, continuando quella macelleria di alcune delle aree più deboli della nostra Società come già fatto con alcuni provvedimenti durante i lunghi anni del loro Governo.
Qualche investimento in cultura, e qualche laurea in più (non quelle di dubbia provenienza di Renzo Bossi…) non farebbero male al popolo del fazzoletto verde.
Sorry, politically incorrect!
nanni