Prima l’Italia: apre Francesco Profumo

Creato il 02 dicembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Prima l’Italia. Due giorni, quasi 40 relatori e 10 incontri. Economisti, manager, politici, imprenditori, professori, studiosi, sognatori. Un convegno annuale costruito e promosso dalle associazioni giovanili ‘Muoviti per la novità’, ‘Il Laboratorio delle Idee’ e ‘Il Coraggio di cambiare’, giunto al secondo appuntamento dopo il buon successo dell’edizione dell’anno scorso a Sassuolo.

Prima l’Italia inizia sotto la neve, che strappa sorrisi e stupore ai molti giovani presenti al Centro congressi dell’Unione Industriale.
Il primo a prendere parola è Maurizio Braccialarghe, Assessore alla Cultura di Torino: «Ringrazio le associazioni giovanili che si sono impegnate nell’organizzare questo evento. La mia generazione sta elaborando il lutto della crisi, tocca a voi giovani capire il cambiamento e diventare protagonisti di una nuova stagione».

Subito dopo è il turno di Ludovico Seppilli, presidente di ‘Muoviti per la Novità’: «Prima l’Italia nasce dall’esigenza di un confronto fra la nuova generazione e la classe politica attuale. La risposta alla crisi del paese è racchiusa nella nostra generazione; in questo momento il nostro paese è un foglio bianco, noi dobbiamo essere l’inchiostro: mettiamoci in gioco».

Ad aprire ufficialmente il convegno è Francesco Profumo, ex Ministro della Istruzione e ora Presidente del Gruppo Iren, che dialoga con Ludovico Seppilli riguardo a cinque parole chiave, fondamentali per cambiare il futuro del paese.

Competenza. ”Oggi” comincia Profumo “la parola “competenza” viene banalizzata: tutto sono competenti in tutto. Nel nostro Paese, però, manca la connessione stretta fra la competenza e la valutazione di ciò che è stato fatto: bisogna rimboccarsi le maniche per operare competenza e offrire competenza. Invito il Comune di Torino, continua Profumo, a riunirsi in consiglio comunale alle 19.30, dopo aver lavorato con competenza tutto il giorno”.

Merito. “Il merito è un tema difficile da affrontare in Italia” ammette Profumo “spesso si fa confusione con la meritocrazia, che è un’altra cosa. La scuola dovrebbe essere il luogo in cui il merito è alla base, ma purtroppo non è così. Mi dispiace” commenta amaro l’ex rettore del Politecnico “perché il merito è un elemento essenziale, è la coincidenza di capacità e impegno, è fondamentale per avere successo. La nostra Costituzione garantisce le stesse opportunità a tutti attraverso il merito, indipendentemente dalla situazione economica e sociale. Voi giovani dovete avere fame, il merito è uno stimolo per impegnarsi di più”.

Innovazione. ”Per me l’innovazione è l’equivalente dell’incontro con l’altro” confessa Profumo “Il confronto con il diverso è il sale della vita. L’Italia ha come sua migliore caratteristica l’innovazione ma bisogna stare attenti: non dobbiamo essere solo inventori, ma anche e soprattutto innovatori”

Coraggio. Profumo parte con una provocazione: “se non siete coraggiosi voi giovani, allora chi ce l’ha il coraggio? Quando uno è coraggioso sa dire tanti no e pochi si, è importante questo. Vi do un consiglio, specialmente a voi giovani: nella vita, guardate le persone negli occhi. Se ricambiano il vostro sguardo, allora vi potete fidare”.

Mentalità. ”La mentalità dipende dalle relazioni che si instaurano a partire dai primi mesi di vita, ed è influenzata dai rapporti con i familiari e le persone che ci circondano”. Profumo puntualizza: “la vita può essere parzialmente governata attraverso la mentalità, e questo lo si impara soprattutto in famiglia. Il problema è il rapporto fra la famiglia e la scuola: l’iper protezione dei genitori indebolisce la mentalità, crescere in un mondo dorato non aiuta a crescere”.

Profumo conclude invitando i giovani a rimanere in Italia, perché “abbiamo bisogno di voi”. Un pensiero lo rivolge anche al Governo: per progettare il futuro e per metterlo in atto serve stabilità, serve tempo.

Qui l’intervista a Francesco Profumo


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