“Prima o poi se ne riparlerà”. Così si è espresso il presidente di Eni, Giuseppe Recchi, in un intervento a margine della Reunion dell’Alma Graduate School di Bologna. Il riferimento, chiaro, è al referendum di poche settimane fa, che ha bocciato il piano del nucleare predisposto dal governo italiano. Una bocciatura tutt’altro che definitva, secondo il presidente della società energetica. Che si è spinto fino a parlare anche di tempi: “Il referendum chiude la partita per diversi anni a venire, in genere sono cinque. Poi tra cinque anni si rivedrà”.
Questo, naturalmente, a meno che non ci siano scoperte e innovazioni tali da rendere del tutto inutile il ricorso al nucleare. “Finché non ci sono nuove scoperte, tali da sopperire alla capacità del nucleare di fornire energia, prima o poi il nucleare tornerà”.
“Adesso c’è un fermo dovuto all’emozione creata dai vari incidenti ma fino a pochi anni fa tutto il mondo ragionava sul nucleare. Per cui credo che prima o poi se ne riparlerà”, ha concluso.
FONTE: http://www.nucleareblog.it/2011/07/02/prima-o-poi-se-ne-riparlera/ Franco Cavalleri
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