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Prima pinta di Heineken, giro celtico

Creato il 15 ottobre 2013 da Rightrugby
Prima pinta di Heineken, giro celtico Mettiamo ordine al lungo week-end di coppe europee partendo dalla più ambita, l'Heineken Cup, e focalizzando l'attenzione sulle squadre partecipanti dal Pro12, prima di passare in rassegna le prestazioni dei club di Premiership e Top 14 - con quest'ultimo campionato che si lega alle celtiche italiane Zebre e Benetton Treviso: le prime alle prese con un Tolosa spietato, in difesa per dieci minuti e poi padrone del campo, ma almeno la meta della bandiera di Dion Berryman è entrata di diritto tra le più belle marcate nella giornata ed in questo inizio generale di stagione, mentre i Leoni a Monigo si sono trovati di fronte la Lotus... il Montpellier con i colori della scuderia oro-nera, ricca d'intenzioni, meno performante (direbbe Marc Genè dai microfoni Sky F1) delle attese in un match confuso nel primo tempo, più ordinato nella ripresa. 

Che dire? C'è il colpaccio di Edimburgo sul Munster al Murrayfield: i padroni di casa tengono botta nella partita valida per la Pool 6, vincendo per 29-23 e il salvatore della patria per gli scozzesi è il solito Tim Visser, a segno al 68' per il sorpasso nell'allungo degli ultimi dieci minuti. Greig Laidlaw garantisce linfa dalla piazzola alla franchigia che in Pro12 occupa l'ultimo posto, mentre per Munster si tratta di qualcosa già visto in stagione: non accoppa l'avversario - non era accaduto nemmeno a Monigo -, pagandone le conseguenze nonostante il tuttofare Paul O'Connell. Due stagioni fa l'avventura di Edimburgo in Europa era cominciata proprio all'insegna di risultati spettacolari e improvvisi e si arenò solo in semifinale. Sarà un segno?
Intanto l'Ulster tiene a bada le Tigers di Leicester per 22-16, con un Tommy Bowe in gran forma (non per menargli sfiga, ma davvero gli auguriamo di non fare i conti con il solito infortunio invernale che finisce per azzopparlo). As usual, ormai, Paddy Jackson è una sicurezza e lascia dietro di sé Toby Flood, mettendo gli irlandesi in testa alla classifica della Pool 5 con il Montpellier. Venerdì sera sfida in UK tra Tigers e Leoni. 
Gli Scarlets sono gli unici a sorridere tra i gallesi e che sorriso: 33-26 al The Stoop sugli Harlequins - e ben sappiamo quanto siano vitali i successi in esterna nella HCup. Per poco non ci scappa il punto di bonus, con le tre mete a segno: Rhodri Williams (giovane mediano, ventenne, già conosciuto per essere stato uno tra i più giovani a debuttare in Keltia, nel 2011), Scott Williams e Jordan Williams. Non ci risultano essere parenti, ma in Galles i cognomi questi sono. Rhys Priestland infila i pali e muove le gambe, Mike Brown da solo non può nulla per i Quins nonostante la doppietta. Llanelli in testa alla Pool 4 con il Racing, vincente nel derby con Clermont
Attenzione: gli unici andati a bonus offensivo con il Tolosa e il Tolone (51-28 sui Glasgow Warriors, 6 mete a 4, 34-0 il parziale alla fine del primo tempo per i campioni in carica), sono gli Exeter Chiefs (Pool 2), che in casa battono 44-29 i Cardiff Blues: anche qui, i primi quaranta minuti si chiudono con un gap notevole di 36-3, altre sei mete a segno e sugli scudi il blind side Tom Johnson, anima del XV inglese che già ha assaggiato il sapore di indossare la maglia della nazionale di coach Lancaster. Secondo quarto di gara che per i Blues è come stare a bordo di una nave presa di mira da quattro incrociatori contemporaneamente (mete subito al 24', 26' e 29'). Il punto di bonus finale per le quattro mete marcate dopo essere finiti sotto per 41-3 è come una scialuppa di salvataggio che riesce a mettersi in salvo per raggiungere il porto di casa e pensare ad una vendetta. 
Quanto al Leinster, detentore della Amlin, in campionato balbetta, in coppa passa 19-9 a Swansea sugli Ospreys (Pool 1): Sean O'Brien eleva l'urlo di battaglia, i padroni di casa lottano, ma mancano di precisione (anche Tito Tebaldi non è al meglio), il biondone Richard Hibbart tenta di sfondare a ridosso dell'ultima trincea, ma Jamie Heaslip poi ruba palla in mezzo al campo, lancia il contrattacco e Sean Cronin serve O'Brien per il touchdown al 28'. Jimmy Gopperth al mortaio ci mette del suo. 

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