Molti di noi hanno le stesse idee e le stesse priorità di Laura Puppato.
La questione cruciale non è dunque come far “ripartire” questa economia, ma di quale tipo di economia si vuole parlare. La politica industriale del futuro deve essere coniugata con un progetto globale che sia capace, verso l’ambiente e il territorio, non solo di tutela ma anche di collaborazione. Si deve mettere al primo posto la rivoluzione della Green Economy e della "Blue Economy": si deve cioè produrre sprecando meno risorse e prestare vera attenzione alla sostenibilità ambientale, adottando sempre e dovunque il principio guida del riutilizzo intelligente come alternativa al non più tollerabile “usa e getta”.Molti di noi da anni si lamentano della distanza e dell'afonia della politica e non andranno a votare alle Primarie perché "son tutti uguali", "rubano tutti alla stessa maniera" o "non cambierà mai niente", non andranno perdendo l'ennesima occasione per dare un segnale di reale partecipazione democratica e popolare. Molti di noi non andranno perché è scomodo perché devono fare troppi km, troppe code, troppi certificati, perché la domenica guardano la partita: ecco a quelli di noi che faranno così si può solo dire "se non partecipi non conti", "preferisci il divano alla coda? non ti lamentare dello schifo, della mancanza di lavoro, del treno che non passa o dei politici ladri".
Altri di noi non andranno perché l'unica soluzione è Beppe Grillo, evitando accuratamente di pensare che la politica è governo ed azione e che la protesta è completamente inutile quando manda a fanculo il capo dello Stato. Ignora le crepe e le contraddizioni di un movimento che è di proprietà di un comico e che vieta ai suoi membri di avere opinioni diverse e di dirle in tv, come un club dell'ottocento.
Molti di noi non andranno a votare perché non sono di sinistra e odiano la sinistra e a loro chiedo di leggere i programmi e le idee senza guardare le etichette perché se si voltano a destra o al centro vedono il vuoto, il malaffare, la confusione, l'interesse personale.
Alcuni di noi andranno e voteranno Bersani per stare tranquilli, perché è l'unico che può vincere o perché "ma hai visto quel Renzi lì? e se vince lui?" ignorando che purtroppo il segretario del Pd non avrà la forza per portare avanti le idee rivoluzionarie che sono necessarie a questo Paese. Bersani è troppo legato a posizioni dominanti a interessi parassitari.
Alcuni di noi voteranno per Renzi perché è l'esatto opposto di Bersani, perché romperà il tavolo, rottamerà tutti quelli che hanno fallito, perché farà pulizia nel partito. Ma Renzi si è candidato a governare non a fare pulizia nel centrosinistra (se avesse voluto fare pulizia nel partito si sarebbe dovuto candidare a segretario come fece Marino). A quelli di noi che si sentono naturalmente attratti dal sindaco di Firenze posso solo dire che leggendo il suo programma ho notato esclusivamente vecchie idee moderniste (liberismo in salsa blairiana) che pongono al centro problemi reali (la meritocrazia) ma non hanno una reale visione del futuro. Matteo ha la priorità della rottamazione, Laura ha la priorità di un nuovo modello economico per l'Italia con tutte le forze che ci stanno. Preferisco la costruzione alla distruzione.
Alcuni di noi voteranno Vendola perché è di "sinistra" perché vuole costruire un nuovo vocabolario, perché pone il problema dei diritti al centro. Ecco a quelli di noi che voteranno Vendola e che sento politicamente vicini dico che bisogna saper dare concretezza ai sogni e alle nuvole che Nichi vuole catturare, gli dico che nella sua bella Puglia c'è l'impianto più inquinante dell'Europa.
Alcuni di noi voteranno Tabacci.. beh no, dai, nessuno di noi voterà il "compagno" Tabacci.
Alcuni di noi voteranno Laura Puppato, perché è l'unica donna (e in questo Paese non è un fatto marginale), perché è stata un'ottima amministratrice, perché è ecologista, perché propone un programma assolutamente condivisibile e rivoluzionario. Ecco io voterò Laura per le sue idee: http://www.laurapuppato.it