Primarie PD 2012
Creato il 26 novembre 2012 da Lateatnight
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Si sono concluse le primarie 2012 del PD per scegliere il candidato premier tra Pierluigi Bersani, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Laura Puppato, Bruno Tabacci.
Altissima l'affluenza al voto, le stime parlano di più di 4 milioni di votanti. Le operazioni di voto, che inizialmente dovevano concludersi alle ore 20 sono invece proseguite più a lungo per poter smaltire le code ai seggi.
Dei 1.096.702 voti scrutinati ieri alle 22:56 risulta in vantaggio Pier Luigi Bersani con il 44,46% a seguire Matteo Renzi con il 36,47% e terzo Nichi Vendola al 14,88%. Gli altri due candidati Laura Puppato e Bruno Tabacci si fermano rispettivamente al 2,99% ed 1,2%.
Si va quindi al ballottaggio in cui si sfideranno Bersani e Renzi. Come ben si saprà questa è la prima volta che le primarie del PD prevedono il ballottaggio tra i primi due candidati, con la precedente struttura di voto Bersani sarebbe già stato il candidato premier per il centrosinistra.
La situazione quindi è abbastanza curiosa poiché arriva a seguito delle polemiche dovute a questo cambio delle primarie del PD che passano da turno singolo a doppio turno. Vista la forte ascesa di Renzi, era stato proprio Bersani a voler istituire il doppio turno in modo da riuscire a contrastarlo. Allo stesso modo era proprio Renzi ad aver denunciato come questo cambiamento dell'ultimo minuto era stato fatto per svantaggiarlo.
A primarie concluse si vede invece tutt'altra situazione. È proprio grazie al doppio turno che Renzi è ancora in gara e tutt'altro che fuori dai giochi, infatti il sostanzioso 14,88% di Nichi Vendola che può far pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra.
Ma c'è un fatto ancora più importante perché per la prima volta sembra che un numero consistente di elettori del centrodestra si sia presentato a votare a queste primarie ed che il loro voto si sia diviso proprio tra Renzi e Vendola.
Non resta altro da fare quindi che aspettare il risultato definitivo di questo turno e poi il ballottaggio per scoprire come queste nuove primarie in tempo di crisi economica e dei partiti possano cambiare gli equilibri della politica.
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