La catena di hard-discount d'abbigliamento e accessori , di proprietà del gruppo Associated British Food, sta allargando sempre più i propri orizzonti, puntando ad aperture nuove un po'ovunque.Al momento è la Francia il paese preso in considerazione, si stanno cercando nuove location in grado di accogliere i prodotti di questo brand, giovane e trendy.
Si prevedono entro il 2014 sei o sette nuove aperture francesi; secondo i canoni del marchio, i negozi abbisognano di una estensione di circa 5.000 mq, quasi il doppio degli avversari Zara ed H&M, che in questo momento, stanno fortemente temendo il fenomeno Primark, perchè i prezzi sono davvero concorrenziali e questo fa la differenza soprattutto in un momento di crisi.
Calcolando che rispetto i soliti brands low-cost i prezzi sono inferiori del 20-30% possiamo capire perchè se ci capita di andare a Londra e di passare da Oxford Street, all'altezza del civico 517 troveremo sempre una lunga fila fuori e alle casse.
Dal primo negozio aperto a Dublino nel '69, ad oggi, le opening in Europa sono diventate 241, i capi che si possono acquistare in questi store, si sa, non sono di qualita eccelsa, ma pensando che è possibile comprare t-shirts ad 1 sterlina, gonne a 7 e maglie a 9 sterline, il problema non sussiste, perchè massimo dopo un paio di volte che si sono indossati si possono tranquillamente buttare, ma qui poi nascono problemi diversi, di natura ambientale e non solo, che per ora però, non voglio sollevare.
Quante stanno aspettando anche in Italia un'apertura Primark? Immagino tante!
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