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Primavera Sound 2011: primer día

Creato il 31 maggio 2011 da Hanz
Primavera Sound 2011: primer díaTerzo Primavera Sound per il sottoscritto, e secondo anno consecutivo sull'impegnativa distanza dei tre giorni. In realtà quest'anno gli organizzatori hanno fatto le cose in grande, distribuendo l'impressionante cartellone su 5 giorni: mercoledì il via con i concerti al Poble Espanyol (Echo & the Bunnymen tra gli altri), addirittura con un anticipo il martedì alle due sale dell'Apolo (Eli Paperboy Reed in acustico il nome "forte", che mi perdo regolarmente ogni volta che passa per Barna).
Nonostante questi prequel, e nonostante la coda di domenica sempre al Poble Espanyol (con il bis dei Mercury Rev), il festival vero e proprio resta concentrato nei tre giorni al Parc del Fòrum. E io quest'anno ci sono arrivato preoccupato, stanco e con la schiena rotta e un piede sifulo: ossia inizio nelle condizioni in cui dovrei finire sabato. Son vecchio per queste cose? Ma per favore.
Primavera Sound 2011: primer díaGiovedì inizio blando, verso le 20, con gli Of Montreal (inutili e pure fastidiosi con tutte quelle piume e paillettes e finti lottatori di wrestling e vadaviaiciapp), e sotto subito con i PIL, primo nome storico in cartellone. Concertone, con il vecchio John "Marcio" Lydon a dir poco carismatico nel suo spolverino nero d'antan, occhi spiritati e scaracchio facile, con quell'inconfondibile voce cantilenante e il basso fantastico di Jah Wobble (lo so che non era lui, ma mi piace rimanere di quest'idea) a farla da padrone.
A seguire quello che rimarrà uno dei concerti da ricordare: Grinderman. Un'ora e rotti di furia blues, con Nick Cave solito animale da palcoscenico e i fidi Warren Ellis (sempre più bestiale con la sua barbona e le sue movenze sgraziate), il mitico Jim Sclavunos (in completo rosa come la sua batteria, ma uno che ha suonato con Bad Seeds, Sonic Youth e Cramps può vestirsi come cacchio gli pare) e Martyn P. Casey (ormai pure lui barbuto, basso micidiale) a pestare come forsennati. Enormi. Alla fine Nick invitava tutti ad andare a vedere i Suicide ("they are the real fucking thing"), che saranno alla fine la band più citata del festival.
Primavera Sound 2011: primer díaNon ci sono andato. Ho scelto invece gli Interpol, che però come su disco mi hanno lasciato abbastanza indifferenti, per finire alla grande con il concerto più atteso di questa prima giornata, che non ha deluso le attese e ha infiammato la folla rimasta stoicamente ad aspettare fino alle 2.15. É questo l'orario in cui inizia la solita festa fatta di coriandoli, luci stroboscopiche, manone giganti che sparano laser, ballerini arrivati dritti dal Mago di Oz, un cantante afono con collo di pelliccia che cammina sul pubblico in una bolla di plastica, un polistrumentista che parla solo in falsetto e "suona" un telefono cellulare, e un bassista ex-capellone con maglietta dell'Unione Sovietica. C'é chi dice sia una baracconata fine a sé stessa, chi sostiene siano geniali: io so solo che me li vedrei ogni sera e mi divertirei ogni volta come un pazzo. Signori: i Flaming Lips!!!!!
Musica a parte, protagonista di questa prima giornata é stata la disorganizzazione. Code ovunque, a iniziare dall'ingresso per chi doveva cambiare il biglietto cartaceo con il tesserino+braccialetto (noi no: benedetto sia Paypal). I palchi principali, il Sant Miguel e il Llevant, lontanissimi tra di loro, il sistema delle tessere prepagate per evitare le code ai bar ridicolmente collassato (conseguenza: code!)... Insomma, stavolta qualcosa é andato decisamente storto. Migliorerà, ma mica troppo, nei giorni successivi.
(...continua...)
Primavera Sound 2011: primer día

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