Fra qualche mese compirò i fatidici primi 40 anni. Con grande piacere posso dire di: avere ancora tutti i capelli se escludiamo un inizio di stempiatura, conservare una bella dentatura (i miei genitori avrebbero potuto comprarsi una casa a Malibù, con quello che hanno speso) e, infine, di aver ancora un fisichetto gnam gnam, nonostante io sia un Indivanados convinto e mangi qualsiasi cosa. Detto questo, aggiungerei che sono riuscito a conservare il fanciullino che ero, anche se ad un'analisi più approfondita, si potrebbe anche dire che non sono maturato affatto. Preferisco la prima versione.
La leggenda vuole che i primi quarant'anni, portino anche la classica crisi. Quella che ti fa comprare la cabriolet, indossare pantaloni bianchi, improbabili camicie blu china aperte sul petto villoso e ti obbliga a fare il babbione con ragazze che hanno la metà dei tuoi anni. Ieri credo di aver avuto la prima avvisaglia di questa terribile malattia, anche se in maniera nettamente più leggera.
Con la motoretta e la mia dolce metà siamo andati a
Milano a fare un giretto. Lei è rimbalzata in tutti i negozi di abiti del centro, in rigoroso ordine alfanumerico. Io mi sono infilato alla FNAC. La FNAC per me è il paese di Bengodi. Comprerei tutto. Ma andiamo con calma. La prima fermata è stata davanti ad un tv 50 pollici sul quale girava Purple Haze tratta dal DVD "West Coast
Seattle Boy Jimy Hendrix: Voodo Child". Dopo 5 minuti non sapevo più se volevo comprare solo il cofanetto o anche il tv con un impianto audio che probabilmente non usano nemmeno gli
U2 in concerto. Ripresomi dall'ipnosi è questione di pochi passi per finire alla seconda stazione della Via Crucis:
Il Padrino - La Trilogia Edizione 40° Anniversario (4 Blu-ray).
Una cinquantina di euro. Soppeso il pacco. Succulento. Lo prendo? Non lo prendo? Ho già i DVD... però questo è in Blu-Ray. Lì vicino c'è anche la collezione di Clint Eastwood, più in là Star Wars. Eccheccazzo! Proseguo. Mi imbatto in tablet, ebook reader, casse wifi, Xbox con Kinetics e PS3. Vorrei comprare tutto.
La vera tentazione è la classica cosa che da sedicenne non vedi l'ora di lavorare per comprarla, poi a quarant'anni vorresti comprarla ma ti vergogni di buttare via 300 euro per una cosa del genere. In tutta onestà, quando al commesso ho chiesto informazioni, una parte di me sperava che costasse una sassata per non comprarlo, l'altra invece sperava fosse abbordabile. E' un po' imbarazzante. Fatemi spiegare, datemi la possibilità di fornirvi qualche scusa becera per giustificare la mia debolezza. Da sempre sono affascinato dalla tecnologia, mi piacciono i videogiochi e anche il modellismo. Di contro la tecnologia l'ho sempre vissuta in maniera pratica, non sono mai corso dietro alle novità. L'ultimo cellulare l'ho tenuto 4 anni e cambiato solo perché non funzionava più. Non ho mai avuto Play Station o simili. Non ho Ipad, Ipod o tablet vai. Insomma non ho un cazzo. Solo le stereo per i cd. Ieri però, avrei fatto delle cose assurde per comprarimi quella cosa lì. Sarei andato ad un concerto di
Valerio Scanu o Marco Carta, sarei andato a cena con la Amoroso e parlato di
Frank Zappa per tutta la sera, e le avrei dato ragione se lei mi avesse risposto che è meglio Gigi D'Alessio. Insomma mi sarei umiliato per poter comprare l'Ar Drone Parrot 2.0, anche perché l'avrei usato per buttare schifezze nella piscina del mio vicino cafone e per disseminargli il giardino di polpette al Guttalax, per farglierlo scagazzare dai suoi cani. Però, non l'ho comprato e la tentazione di salire in moto e correre a prenderlo è tutt'ora molto forte.
Alla fine qualcosa l'ho comprato, non potevo uscire a mani vuote. Le tentazioni erano così potenti che sarei stato sovraumano se ne fossi uscito indenne. C'era uno scaffale pieno di CD in offerta. Così per un totale di 9 euro mi sono portato a casa 101 dei
Depeche Mode e Live in the city of light dei
Simple Minds. Avresti dovuto vedermi ieri sera con la mia bella metà, saltare per la sala con Just Can't Get Enough a tuono.
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