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Prime impressioni dal Marocco

Da Matteo Picchianti @Matteod612

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Tra poche ore si rientra e così a caldo vi lasciamo qualche impressione di queste due settimane in giro per le strade e le città del Marocco:

Il primo consiglio nel caso doveste decidere di partire per questo Paese è di NON comprare la guida della Lonely Planet che, almeno per il Marocco, si è dimostrata ampiamente inaffidabile sia nei suggerimenti per gli alberghi che nelle descrizioni delle città.

I mezzi di trasporto (treni ed autobus) funzionano da dio e sono tutti nuovissimi; se siete abituati ad usarli in Italia, qua sarà tutto ancora più facile.

Il cibo è davvero ottimo, ovunque. Provate e sperimentate, dalla carne al pesce ai cibi di strada, ovunque i prodotti sono freschi e cucinati con sapienza.

Unica delusione culinaria del viaggio è stato quello che viene considerato il piatto nazionale, il cous cous. Quelli che abbiamo provato sono stati pessimi e, a parte questo, in molti ristoranti neanche viene proposto, a differenza delle tajine che, invece, si trovano ovunque e sempre di ottima qualità ma il gradino più alto per quanto riguarda la categoria cibi&bevande va sicuramente al thè alla menta: mai assaggiato niente di più buono, non riesci a staccarti da quei bicchieri colmi di rametti di menta!

Le persone meriterebbero un capitolo a parte. Ovviamente il bisogno di lavorare e tirar su 2dh fa si che molti saranno gentili con voi soltanto in cambio di una piccola ricompensa, non credo si possano condannare ma certo non rappresentano quella che si può definire la buona accoglienza marocchina e comunque, se non siete proprio dei tonti, si capisce bene che la loro gentilezza non è così spontanea. D’altra parte invece (diciamo un 15/20% delle volte) ho avuto la fortuna di ricevere gesti di bontà e gentilezze assolutamente gratuite e sono quelle che mi porterò nel cuore; sono sicuro rappresentino meglio quella che è l’accoglienza marocchina. L’esempio più eclatante proprio poche mattine fa, eravamo seduti su una panchina a consumare la nostra colazione e si avvicina un vecchietto con, sulla schiena, un sacco più grande e pesante di lui. Lo mette a terra davanti a noi e tira fuori una pagnotta invitandoci a mangiarla finchè calda. Si è ricaricato il grosso sacco sulle spalle ed è sparito così com’è arrivato. Se 15/20% vi sembra una percentuale bassa, pensate quante volte avete, voi, fermato uno straniero per dargli il benvenuto in Italia, dargli la vostra benedizione, offrirgli qualcosa da bere o da mangiare, o semplicemente scambiarci 4 chiacchiere per conoscerlo, poi ne riparliamo…

Gli alberghi, ovviamente, ci sono per tutte le tasche e tutti i gusti, noi viaggiamo in coppia e non abbiamo ne’ l’età ne’ la voglia per distruggerci in camerate da 20 persone ma neanche vogliamo spendere 200 euro per una notte in albergo, inoltre, cercando di fare 3 o 4 viaggi l’anno, il giusto compromesso è d’obbligo.

Abbiamo provato 2 alberghi da 5 euro a persona ma entrambi sono risultati un po’ sotto i nostri standard (entrambi invece, reclamizzati da Lonely Planet come fossero delle regge). Per quella che è stata la nostra esperienza la fascia giusta di prezzo per viaggiare in Marocco è quella dai 10 a 15 euro a persona (personale capace di aiutarti (nel caso di bisogno) ad organizzare una qualsiasi cosa, inglese e francese parlati bene, bagno in camera, pulizia, bei palazzi e molto spesso colazione compresa), ne abbiamo provati diversi e nessuno ha deluso. Abbiamo provato anche un albergo di fascia superiore (sui 20euro a persona) e su questa fascia, oltre ai servizi già elencati, si iniziano anche ad avere in camera complementi d’arredo di un certo livello e gusto.

Per finire, l’itenerario che avevo precedentemente pubblicato: siamo rimasti molto soddisfatti delle scelte fatte, siamo riusciti a vedere un po’ di tutto, dalle grandi città (Marrakech e Fes), ai piccoli centri (Chefchaouen e Merzouga), alla costa atlantica (Asilah), dalle montagne dell’atlante a quelle del RIF fino al deserto del Sahara. Del tour previsto abbiamo saltato la tappa di Moullay Idriss per la troppa stanchezza dopo la notte in campo tendato nel deserto e l’autobus notturno per Fes. L’unica variazione che farei adesso a posteriori, è quella di eliminare Tetouan (che si è rivelata una delusione soprattutto perchè, seguendo la descrizione fatta dalle Lonely Planet, ci aspettavamo tutt’altro rispetto a quello che in realtà la città è) e inserire appunto Moullay Idriss della quale molti mi hanno parlato bene oppure aggiungere una notte nel deserto, esperienza, per quanto faticosa, dal fascino unico.

Ultimo consiglio di carattere generico, non vi portate nessuna sveglia, i maledetti galli marocchini iniziano a cantare alle 4 di mattina!! ovunque voi siate, anche nel centro di una grande città, ci sarà sempre un maledetto gallo a svegliarvi!

Per concludere, il costo di tutto il tour, pasti, alberghi, spostamenti e tutto ciò che può servire è stato di euro 375 + 100 per i voli A/R dall’italia (nel periodo dal 25/12/2013 all’8/01/2014).

Adesso si rientra, a presto con qualche foto e gli approfondimenti città per città!


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