Ecco.
Posso dire che stavolta, a non salvarsi, è stata la sottoscritta.
E dire che sabato scorso la giornata era iniziata in tutt’altra maniera.
Ma andiamo con ordine:
Sabato tutti gli abitanti dell’Interno sembravano aver preso la poltronite acuta.
O, meglio.
Io ero uno straccetto causa mal di schiena ..stardo (e niente, è un periodo che sono messa peggio di un’auto usata) e stomaco sottosopra.
Saruccia era tutta intenta a scrivere, su quattro pagine di quadernone, la frase:
A scuola non si perde tempo
punizione datale dalla maestra di Italiano, causa frequente cinguettio durante le ore di lezione (o, per dirla come la Ferilli…quanto je piace de chiacchierà!).
Il marito era l’unico che in qualche modo si dava da fare in casa.
Mobili spostati, letti cambiati, vestiti piegati, lavatrici pronte (si, lo so…sono fortunella…ogni tanto ho questa botta di chiulo!)-
Ad un certo punto, e più precisamente nel momento in cui il marito si è trovato senza null’altro da fare, la sottoscritta si sentiva assai meglio e anche la Saruccia aveva finito di fare la piccola scrivana romanesca, ci è venuta la brillante idea di uscire, mangiare fuori e, magari, andare al cinema
Che è tanto che non ci si va!
Detto, fatto.
Arriviamo lemmi lemmi al Centro Commerciale Roma Est e ci guardiamo intorno alla ricerca di un posto dove mangiare.
Dopo il pranzetto era ancora abbastanza presto per andare al multisala del centro.
O, meglio, gli spettacoli stavano per iniziare.
Sono io che, diciamocelo, ho qualche difficoltà ad entrare in un cinema subito dopo pranzo (c’è sempre il rischio abbiocco dietro l’angolo, dopotutto).
E così, ci siamo concessi una piccola passeggiata pro shopping.
La Saruccia, manco a dirlo, da bravo gps pro giochi si è fiondata come un fulmine da Imaginarium, prima e al Disney Store, poi.
Mamma, guarda: c’è scritto che c’è l’Evento Rapunzel oggi!
…
Ma cos’è un Evento, mamma??
Quando finalmente siamo arrivati davanti al Multisala, la scelta pro cartoni era ridotta a due titoli:
Il gatto con gli stivali (che io tifavo in modo spudorato)
E…Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può.
Ora, nel corso degli anni ho evitato accuratamente (e anche con una certa dose di creatività) di portarla a vedere i primi due episodi…
…ma immagino che, 1 su 3 ci possa stare.
E siamo entrati.
La trama è di quelle semplici e viste in mille altre salse:
gli allegri (e dispettosi, nonchè un filino irritanti, soprattutto Alvin) chipmunks sono in crociera (e no, in effetti andare a vedere anche solo un cartone ambientato su una nave da crociera subito dopo gli avvenimenti del Giglio non si dovrebbe…fa troppo strano) con il loro manager-papà.
E ne combinano di tutti i colori, con somma preoccupazione di quest’ultimo e grande irritazione di capitano e passeggeri tutti.
Ad un certo punto, per colpa di uno scherzetto riuscito male i nostri sei tipetti canterini vengono sbalzati fuori dalla nave e finiscono naufraghi su un’isola deserta.
Seguiti a ruota dal manager buono e dall’ex manager senza cuore riciclatosi a mascotte pennuta della nave.
E qui scoprono che tanto deserta l’isola non è…perchè c’è la naufraga, non proprio sana di mente, che nei 7 anni di permanenza sull’isola è sopravvissuta chiacchierando con un pallone da basket, una pallina da tennis, una da golf (vi ricorda qualcuno?? Bravi…indovinato!).
Insomma, tra avventure tragicomiche e canzoncine cantate a 78 giri (no, quelle proprio non le ho digerite…che a me già Bad Romance da fastidio cantata da Lady Gaga a velocità normale…figuriamoci in versione paperino…) ci sarà il solito e un filino scontato lieto fine.
Ma è un cartone animato.
E i bambini si sono divertiti.
E solo per il fatto che il pranzo è stato digerito e non mi è rimasto sullo stomaco, ecco, voglio essere buona.
Abbiamo passato un pomeriggio in allegria!
Pensato da
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