E così venerdì scorso abbiamo deciso di fare i temerari.
Visto che oramai siamo qui, e che dobbiamo passarci un bel po’ di tempo (si spera), perchè non fare una delle tante cose che di solito ci piaceva fare in Italia?
E andiamo al cinema!
Ve lo confesso: un filino di timore, per la piccoletta soprattutto, ce l’ho avuto.
Ma, cavolo, se non iniziamo la reale full immersion ora…quando?
E abbiamo scelto di vedere una storia che, per forza di cose, ci tiene incollati a questa terra così affascinante:
Abbiamo visto l’assai pubblicizzato (e da me tanto atteso):
Brave.
La storia che racconta si discosta un po’ (tanto) da quella delle precedenti principesse Disney.
Perchè, ok, Merida, la protagonista, è di fatto una principessa.
Ma munita di arco e frecce e con una mira che Guglielmo Tell (ma pure Robin Hood) se la sogna.
E, soprattutto, con un caratterino niente niente male.
Lei ama correre con il suo fido cavallo (Angus), ama tenere i capelli liberi e selvaggi, ama i vestiti comodi.
Tutto il contrario di sua madre, la regina Elinor (nella versione originale ha la voce della mia attrice preferita, Emma Thompson, chevelodicoafare!), che fatica non poco (e con scarsissimi risultati) nel tentativo di educarla secondo le tradizioni.
Un po’ una Mulan scozzese, insomma.
Ma ancora più furastica….
E poi c’è la Scozia, con il suo bagaglio di tradizioni, magie, il verde che più verde non si può, i boschi misteriosi e i paesaggi da fiaba.
Come ogni storia Disney che si rispetti troviamo il conflitto, stavolta madre-figlia.
Due caratteri forti, dopotutto.
E niente: ultimamente si producono grandi personaggi femminili, da quelle parti…
Tanto che gli uomini della storia (da Re Fergus, il padre di Merida ai tre Capi Clan con relativi improbabili figli) sono più che altro delle figure ironiche che rendono la storia più allegra.
Insomma, Brave ci è piaciuto per un sacco di motivi:
Perchè Merida è una ragazza che sa ciò che vuole e che non ha paura di chiedere.
Perchè ci sono dei paesaggi talmente reali da mettere i brividi.
Perchè sia Merida che Elinor, alla fine dell’avventura, usciranno entrambe arricchite.
E più sagge.
E perchè la famiglia può, si, portare preoccupazioni, momenti di incomprensione.
Ma è soprattutto una fonte preziosa alla quale attingere per trovare le risposte che si stanno cercando.
Ecco.
Io sono soddisfatta della scelta.
E anche gli altri due di casa, soprattutto la Saruccia…che se l’è gustato tutto, dalla prima parola all’ultima (capendone una parte, s’intende…).
Insomma.
La visione di Brave ti fa venire voglia di fare le valigie e partire alla volta della Scozia.
E anzi, se anche a voi, dopo aver visto questa perla di cartone venisse voglia di andare negli stessi luoghi, potete sbirciare l’itinerario proposto da
Adventures by Disney (oltre ovviamente a non dimenticare Visit Scotland, of course!)
Io quasi quasi mi organizzo: chi mi segue?