Dopo uno Snapdragon 810 non proprio all'altezza delle aspettative, Qualcomm è tornata sui suoi passi, con processore Quad-Core e architettura personalizzata. Lo Snapdragon 820 infatti è un SoC con due Core a frequenza di 1,6 GHz e due altri con frequenza di 2,1 GHz, organizzati con architettura big.LITTLE e con istruzioni e registri a 64 bit. I primi benchmark rivelano una potenza mai vista su un processore mobile e anche un'ottimizzazione delle temperature davvero buona. Vediamo tutto questo nel dettaglio.
I test sono stati effettuati da Tudo Celular, un sito di tecnologia brasiliano, i cui bloggers si sono recati alla sede principale di Qualcomm a San Diego e hanno provato un terminale dimostrativo, quindi non certamente un device definitivo nel software. Il device aveva uno schermo da 6,17" con risoluzione QHD, 2560x1600 pixel, 3 GB di RAM e 10 GB di memoria interna, oltre al SoC Snapdragon 820 con la sua GPU Adreno 530.
I benchmark eseguiti sono AnTuTu, GeekBench 3, GFXBench GL e Octane 2.0 e hanno riportato tutti risultanti davvero elevati, anche più alti del Huawei Mate 8.
AnTuTu ha superato la soglia dei 130.000 punti, esattamente 132.268, 40.000 in più del Mate 8; GeekBench 3 invece ha riportato un punteggio di 2.396 punti in Single Core e 5.499 in Multi Core. Per quanto riguarda le temperature, dopo più di un'ora di test e di operazioni stressanti, il dispositivo non ha superato i 40 gradi, che è un ottimo risultato. Secondo Qualcomm il suo nuovo processore è in grado di dimezzare i consumi e raddoppiare le prestazioni rispetto al vecchio Snapdragon 810, questo grazie anche ad una GPU Adreno 530 che consuma il 40% in meno e ha prestazioni del 40% più elevate della vecchia generazione. Insomma, sembra che Qualcomm abbia fatto un lavoro incredibile, riparando in qualche modo agli errori dello scorso anno. Tra un paio di mesi, al MWC di Barcellona, conosceremo probabilmente i primi smartphone con lo Snapdragon 820 e sicuramente ne vedremo delle belle.