Primo appuntamento 2

Da Ata
Ata scende di corsa le scale.Lo stupore e lo sbigottimento si confondono con la rabbia e lo sconforto.Le altre la seguono preoccupate.Rudy, vestito di tutto punto, appoggiato alla sua lunga e nera macchina fiammante, sfoggia il sorriso delle grande occasioni.Forse, in un altro momento, con più lucidità, gli avrebbe sferrato un pugno in pieno volto e avrebbe spento quel sorriso idiota.Ora, invece, è in preda alla confusione totale."Ata, - la saluta lui andandole in contro e baciandole una mano, - sei la rosa più bella di questo giardino!"Lei ritira la mano come se fosse stata scottata."C-che ci fai qui c-con... questa?" Gli chiede indicandogli l'auto."Vero, - esclama la madre attonita, - perché sei venuto a prendere mia figlia con... con... oh!" Non riesce a finire la frase.Lui si volta indietro, poi le guarda imbarazzato."Be'... ecco... - cerca di spiegare accarezzando la croce sul cofano, - c'è stato un incidente. I dipendenti di mio padre sono stati coinvolti e sono dovuto intervenire io".Sua madre e sua nonna si guardano perplesse.L'inconfondibile risatina ironica di Liz alle loro spalle."Ma non era un avvocato?" Le domanda Ata tra i denti."Sì sì, certo!" Risponde la cugina continuando a sghignazzare.Lò si avvicina curioso alla macchina e guarda dentro spiaccicando il viso contro il finestrino."Zia, ma cos'è quella?"Ata allunga il collo."Ah!" Grida spaventata.Le altre allungano il collo come lei."Ah!" Urlano."C-c'è q-qualcuno lì?" Chiede indicando la lucida bara di legno chiara."No". La rassicura Rudy.Lei tira un sospiro di sollievo."Però dobbiamo sbrigarci. - continua lui. - Sai, la messa inizierà tra poco e noi dobbiamo andare a prenderlo"."Chi?" Domanda lei.Tonta."Il defunto". Risponde il ragazzo con semplicità."Che cooosa?" Sbotta Ata allibita."Che cooosa?" Le fanno eco le altre."Ve l'ho detto, - riprende Rudy come se niente fosse, - i dipendenti di mio padre sono in ospedale e io li devo sostituire. Sapete com'è, certe cose non si possono rimandare"."Ihihih!"Risatina maligna di Liz.Ata si porta una mano sulla fronte.Che situazione!"Senti... - cerca di svicolare, - capisco, sono cose di famiglia, non puoi sottrarti...""Già". Risponde lui sorridendo. "Magari... spostiamo il nostro di appuntamento, eh?" Propone girandosi verso le altre in cerca di man forte."Ceeerto! - interviene sua madre. - Potrete uscire un altro giorno voi due!"La nonna e la cognata annuiscono.Rudy le guarda deluso."Ma no! - dice. - Facciamo la consegna e poi saremo liberi, dai!"Ata sente un brivido scorrerle lungo la schiena."Su, Atina, - la esorta Liz, - che ti costa? In fondo, non è la prima volta che vai a un funerale, ahahah!"Lei lancia uno sguardo feroce alla cugina e uno sofferto a Rudy, che le sta puntando i suoi occhi supplichevoli addosso.Oddio, che pressione!"Io... ehm..."Lò le tira un braccio."Zia, ma chi dovete andare a prendere?"Lei non riesce a rispondergli.La cognata si fionda sul bambino."Il morto, a mamma. Stai zitto!" Gli ordina tirandolo a sé."Uh, che bello! - esclama il nipotino senza capire. - Posso venire anch'io?""Anch'io anch'io!" Ripete Nà.Ata alza gli occhi al cielo."Zitti!" Li ammonisce Sà.Rudy le si avvicina e le prende le mani."Ho tanto desiderato questo momento... - confessa ispirato, - non farmi andare via senza di te!"Un senso di sconforto la pervade.Ata si volta verso la madre e la nonna.Cosa deve fare?"Eh... - s'arrende sua nonna, - il ragazzo ci resta male..."Lei deglutisce a fatica."Sempre un avvocato è." Le ricorda sua madre sottovoce.Ata abbassa il capo confusa."Ata..." Mormora Rudy.Lei alza lo sguardo e incontra il suo da cane bastonato.Sospiro grande quanto una casa."Va bene". Cede con la morte nel cuore.
Continua...

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