E, incredibile a dirsi: ci siamo divertiti!
Cioè, per dire: la scelta della foto con la signora assittata davanti ad una locomotiva a vapore d'epoca è abbastanza rappresentativa di ciò che intendo?
L'ingresso è stato piuttosto scoraggiante: ovunque volgessi lo sguardo solo macchine agricole in esposizione.
Roba che mi sono detta: "Ma come cavolo mi è venuto in mente di venire in un posto del genere? Giusto perché avevamo i biglietti gratis, perché se no..."
E invece, poi...
E invece poi c'erano i recinti con gli animali da allevamento, le galline, le oche, i conigli, e a Mimi è piaciuto. E anche a Biancaneve. E quindi anche a noi.
E invece Rania è crollata in uno stato comatoso che non l'ha abbandonata per tuta la visita, e il clima era ideale, né caldo, né troppo fresco, e tutto ciò ci è piaciuto molto davvero (anche se la pecora voleva mangiarsi la rosa di Mimi, e allora Mimi è stata costretta a sgridarla severamente, ma va beeeeeeh!)
E invece c'era la vacca maremmana con due corna fiabesche, e c'erano anche i tre porcellini, che però ci davano
E poi c'erano anche gli anatroccoli gialli (mamma, non c'è il blutto anatloccolo nelo?) che costavano 4€ l'uno, e la cosa a dirla tutta ci ha tentato non poco... ma poi ha prevalso il buon senso: e dove la mettiamo una papera a casa nostra? Peccato...
E invece c'era una bambina che correva entusiasta seguendo il richiamo di un altoparlante che amplificava melodie western, e gridava : "Mamma, mamma, guadda: il cau-boi!" (la bambina, non l'altoparlante), e naturalmente c'era poi il cow-boy, a cavallo, con un cappello giallo in testa.
Va be', magari non proprio un Clint Eastwood, però... ci accontentiamo.
E poi, che altro?
E poi la capanna degli indiani come quelle di Peter Pan (ci sono, ci sono, gli Indiani in Peter Pan: fidatevi, ché Mimi queste cose le sa).
E poi?
E poi basta, siamo andati a mangiare. E qui una nota, devo dire, un po' dolente.
Perché il menù non era quasi mai compatibile con le esigenze della nostra "metà" islamica, ma va be': girovagando bancarella bancarella, stand to stand, c'era un po' di tutto e noi abbiamo optato per la pizza. Ottima produzione: forno a legna e lievito madre, prezzi abbordabili, che è già un sacco, visto che ovunque volgessimo lo sguardo, dovevamo poi distoglierlo per non sentirci sopraffatti dalla cifra indicata sul cartellino del prezzo.
Insomma, sì: meravigliosi, spettacolari allestimenti di vivande, niente da dire, ma non proprio un luogo alla portata di tutti i portafogli, tanto per usare un eufemismo. Per dirla invece schietta: malimorté! Cari appestati!
Ma la cosa che a Mimi è piaciuta di più è stata senza dubbio la collina delle margherite, nell'area della fiera riservata alle bancarelle più "fricchettone" (fricchettone però non vuol dire cheap!).
E lì c'erano folletti, bambini con aquiloni che non volavano, persone che salivano sugli alberi, e soprattutto tanto verde.
E c'era una bambina dormiente con una rosa, che era un dono, salvato dalle fauci di una pecora vorace...
E poi?
E poi c'erano le bancarelle con i pesci rossi, e a tre code, e con i pappagalli, e i bengalini, e i canarini, e i criceti, e gli orsetti russi, e le tartarughe...
Ammetto che la tentazione di prendere un orsetto russo è stata tanta anche lì... ma troppo bruciante è ancora per me la perdita del mio amato criceto (oramai 10 anni or sono), che ho preferito non correre il rischio che Panzumen ce ne dilaniasse un altro sotto gli occhi.
Ma comunque Rania ha continuato a dormire, Mimi invece...
Mimi ha trovato il suo angolo di paradiso: i vivai dei fiori!
E c'erano fiori di tutti i tipi, ma soprattutto loro: le rose!
E alberi a tortiglione...
E aiuole coloratissime!
E insomma, alla fine è stata una bella giornata: all'altezza dei nostri 90 centimetri di riferimento, altezza dalla quale è possibile valutare al di là del "metro" di misura ordinario, e in base alla quale ormai valuto positivamente l'evenienza che cose interessanti siano poste ad altezza occhi, anche di chi al metro di misura non ci arriva ancora.
Cioè, in parole povere: a misura di bambino.
Ecco ciò che fa di un posto "per famiglie" un posto divertente.