Ribattezzata "professional day", il 1 marzo 2012 sarà la giornata simbolo per ribadire l’orgoglio delle categorie professionali, la cui validità e solidità sembra essere intaccata non solo dai tentativi dell’esecutivo di liberalizzare (secondo i diretti interessati, inefficientemente) le categorie e gli ordini, quanto e soprattutto da un umore popolare che non sembra certo propenso a vedere di buon occhio la tenuta delle "corporazioni".
Ecco pertanto che giovedì l’orgoglio delle professioni sarà esplicitato all’interno di una serie di eventi che radunerà migliaia di professionisti in tutta Italia, che si confronteranno in circa 150 sedi, collegate virtualmente da una diretta streaming sul sito del Corriere della Sera, su un canale televisivo tematico (Class) e su decine di siti internet.
Per agevolare la visione dell’incontro sono inoltre state organizzati delle sedi abilitate a trasmettere la diretta dalle 10:30, anche se fin dalle prime luci della giornata sono previsti dibattiti e pubblici confronti su territori locali.
Secondo gli organizzatori, la partecipazione più massiccia dovrebbe essere garantita dai più giovani. "Sono oltre il 50% dei 2,3 milioni di professionisti iscritti agli Ordini" – ricorda il presidente Calderone – " sono quelli che più di tutti possono testimoniare come essere professionisti è una scelta di vita che non da privilegi e rendite di alcun genere. Anche questi falsi miti che si sentono e si leggono sono da sfatare. Lo faremo con le proposte utili al Paese per crescere".
Il tema al centro dell’evento sarà quello della "sicurezza", da declinarsi sì a piacimento, ma con un occhio piuttosto attento sulla sicurezza del proprio futuro lavorativo, per la quale è richiesto a gran voce la limitazione all’apertura al capitale esterno e alla possibilità di avere azionisti di maggioranza nelle società professionali, pur non iscritti agli albi di categoria.
Ad ogni modo, scopo principale del professional day sarà quello di ribadire l’importanza della presenza degli ordini come strumento di tutela degli interessi del cittadino. "La prima sicurezza è quella di essere adeguatamente assistiti da professionisti seri, capaci, eticamente corretti e tecnicamente formati. E questo può avvenire solo all’interno del sistema di controllo fornito dagli Ordini Professionali" – conclude Calderone.
TRATTO DA VOSTRISOLDI.IT 28 FEBBRAIO 2012