Elissa (Jennifer Lawrence, oscar come migliore attrice protagonista per Il lato positivo) è l’unica figlia di Sarah (Elisabeth Shue, Piranha 3D) la quale ha appena divorziato dal marito ed ha deciso di trasferirsi in una nuova casa, una nuova cittadina, per tagliare completamente i ponti con il passato. La casa sembra uscita dai loro sogni: bella, elegante, tranquilla. Ma non tutto è come sembra. In seguito a strani eventi , infatti, Sarah ed Elissa inizieranno a fare domande, scoprendo il segreto celato in quella cittadina così graziosa: proprio nella casa accanto, solo qualche anno prima, una ragazza ha brutalmente ucciso i suoi genitori ed è poi scomparsa, lasciando solo ed unico sopravvissuto il fratello.
Elissa incontra proprio questo ragazzo, Ryan (Max Thieriot, Jumper), e tra i due nasce subito un bel feeling, che si trasformerà poi in una relazione clandestina, contraria alle raccomandazioni della madre della ragazza. Più Elissa viene coinvolta nella vita di Ryan però, e più rischia di farsi male: qualcuno o qualcosa li sta osservando…
House at the end of the street è un thriller horror che gioca molto con il pubblico e con quello che lo stesso pubblico si aspetta. Il regista del film, Mark Tonderai (Hush), è un grande ammiratore di Alfred Hitchcock e trova geniale l’idea che aveva il grande regista di “suonare il pubblico come un pianoforte”, nel senso di portarli in una direzione senza che loro se lo aspettino, ma che anzi si preparino esattamente al contrario di ciò che avverrà. Anche il titolo del film, che sa di già sentito, rema in questa direzione: “Volevo giocare con i pregiudizi che un titolo del genere avrebbe creato. Pensi di averlo già visto, che sia il solito film, invece la storia si evolve e cambia davanti ai tuoi occhi, diventando qualcosa di completamente diverso.”
Tonderai è molto soddisfatto del risultato finale e contentissimo della scelta degli attori protagonisti. Jennifer Lawrence, all’epoca, non aveva nemmeno ancora firmato per girare Hunger Games, ma il regista, dopo averla vista in Winter’s Bone, aveva già scommesso su di lei come sua protagonista. Mark ci ha decisamente visto lungo.
Max Thieriot (che interpreta il fratello di Norman Bates nella nuova serie tv prequel di Psyco, Bates Motel) è stato invece una sorpresa. Visto in un teatro a Londra, Tonderai aveva apprezzato in lui lo sguardo: “E’ uno sguardo in cui trovi ‘il dolore del mondo’, così lo chiamo io. Alcuni attori ce l’hanno di natura: Paul Newman per esempio. E Max ha proprio quello sguardo, era perfetto.”
Il film, che ha avuto un discreto successo di pubblico ai botteghini americani, non ne ha avuto altrettanto dalla critica che ha decisamente snobbato e bollato la pellicola come noiosa e poco originale. Destino crudele dei film horror o critica sincera? Ciò che di sicuro sarà da apprezzare è il cast davvero convincente, quanto al film, non ci resta che aspettare il suo arrivo nei cinema.
Lo troverete dal 13 giugno nelle sale italiane.
di Mara Telandro