Non è che ce n’è solo un tipo, di principesse senza glande.
Ci sono quelle che se chiedi loro una cortesia – e non importa quanto educatamente – che reputano essere squalificante per le loro mansioni, si rivoltano come delle serpi assetate di sangue, sottolineando l’imperdonabile offesa ricevuta.
Manco avessi chiesto a Margherita Hack di tagliarti le unghie dei piedi, per dire, quando magari sono delle smista-fax che non sanno più come cercare di darsi un tono.Ma ci sono anche quelle, più raffinate e sottili, che amano puntualizzare anche quando non ce n’è bisogno, perché desiderano dire proprio quella cosa che non c’entra un cazzo convinte che dia loro particolare risalto. Sono quelle che ricercano il ritorno d’immagine a tutti i costi, senza rendersi conto che risultano fastidiose come la sabbia nelle mutande: hanno il puntiglio delle maestrine e la megalomania delle maitresse. L’importante, a ben vedere, è che si capisca che al centro della sceneggiatura sono loro a starci: peccato che non gliene freghi un cazzo a nessuno, perché – cascasse il mondo – normalmente contano come il due di picche quando non è briscola.
Date loro un glande, per favore.
Che qui non se ne può più.
Magazine Per Lei
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