Il presidente della Repubblica non può essere intercettato, nemmeno indirettamente. Se capita, i nastri vanno distrutti senza nemmeno passare dal gip.
Lo ha deciso la Corte Costituzionale.
Che a seconda dei casi è comunista o meno.
Il pm Messineo: "le sentenze della Corte non si commentano".
Possiamo solo pensarlo, allora, che certe intercettazioni, scomode, vanno distrutte. Altre invece, possono essere divulgate.
Chissà se il presidente avrà il tempo di andare a Taranto, a guardare negli occhi quei bambini di cui parla la madre che gli ha scritto una lettera aperta, dopo la firma sul decreto salva Ilva.
Anticostituzionale, dicono alcuni magistrati.Tardivo e forse inutile, secondo il mio modesto parere.
Per le persone morte o ammalate, le prerogative della Costituzione non valgono.