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Pro12: Munster è ancora corsaro ad Edimburgo e vola al secondo posto in classifica

Creato il 11 aprile 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

BT Murrayfield (Edimburgo) - Edinburgh sente la stanchezza, fisica e mentale, del quarto di finale giocato domenica e ha la testa alla semifinale europea di venerdì prossimo e non è sicuramente aiutato dall'uscita dal campo di David Denton e dall'assenza di Sam Hidalgo-Clyne, l'uomo del momento del rugby scozzese, mentre Munster, nel momento decisivo della sua stagione, è tornato a mettere in campo il game-plan conservativo divenuto una sorta di marchio registrato - e che ha fatto le fortune della Red Army nel decennio scorso. L'aver riposato settimana scorsa e, soprattutto, il rientro dei nazionali, ha anche ridato equilibrio ad una squadra apparsa un po' troppo incostante durante il 6 Nations; Edinburgh non ha mai saputo alzare il ritmo ed è, di conseguenza, caduto nella trappola tesa da O'Connell e compagni che anche quest'anno escono dalla capitale scozzese con vittoria e punto di bonus. La rincorsa dei Gunners verso la sesta posizione della classifica celtica subisce una brusca frenata, dopo che gli Scarlets sono andati a vincere a Moletolo contro le Zebre nel match giocato nel primo pomeriggio con un piazzato di Rhys Priestland arrivato a tempo scaduto a punire la franchigia italiana decisamente oltre i propri demeriti; i gallesi agganciano Connacht a 44 punti ma gli irlandesi, battuti 20-27 a Galway da Ulster, mancano la storica tripletta di successi negli InterPro Derby casalinghi ma restano al sesto posto per miglior differenza punti. Tre squadre ancora in corsa per un posto e divise da un punto, il finale di stagione non poteva essere più affascinante, mentre in vetta Ulster conquista quattro punti in classifica ma, stasera, siede al terzo posto per differenza punti, proprio dietro a Munster e a due settimane dallo scontro diretto del Ravenhill che, molto probabilmente, sarà decisivo.

Edinburgh parte in attacco e passa per primo grazie al piede di Heathcote, a punire un'irregolarità di BJ Botha a chiusura un'azione prolungata di tre minuti nei 22m irlandesi. Per poco il forcing dei Gunners non porta in dote la prima meta, quando l'apertura scozzese serve Visser al piede sulla fascia sinistra e, dopo che l'ala viene fermato, il debuttante mediano di mischia Nathan Fowles prova il pick-and-go a ridosso della linea di meta ma la difesa di Munster riesce ancora a salvarsi.

Il pack di Edinburgh vince la prima mischia chiusa del match, nata da un in-avanti di Kilcoyne che vanifica il primo attacco di Munster; nei primi dieci minuti gli scozzesi sembrano aver approcciato decisamente meglio il match, dopo la prima shower della serata e l'uscita dal campo di David Denton per un colpo rimediato alla testa, la gara subisce la prima pausa, con entrambe le squadre che commettono molti errori - e qualche irregolarità di troppo.

Nathan Fowles mette in evidenza le sue doti di placcatore, esibendosi in due interventi perfetti su O'Donnell e CJ Stander - e salvando una probabile meta quando un calcetto di Keatley per poco non trova Zebo nell'area di meta scozzese, ma è il piede di Ian Keatley a portare il risultato in parità quando si entra nel secondo quarto di una gara, finora, piuttosto noiosa.

Edinburgh perde due rimesse laterali con lancio, dopo aver scelto la penal'touche a punire le scorrettezze irlandesi in ruck, mentre Munster spreca, per errori grossolani di handling, altrettanti possessi dopo aver faticosamente riconquistato l'ovale sulla metà campo. A ridosso della mezz'ora, però, la quinta rolling maul di O'Connell e compagni finisce oltre la linea di meta, finalizzata dal tallonatore Casey e trasformata da Keatley per il primo vantaggio della gara. Non succede più molto e la decisione di Conor Murray di calciare fuori l'ovale a tempo scaduto viene presa con sollievo dai (pochi) spettatori presenti sugli spalti della Highland Cathedral.

Nella ripresa Munster continua a condurre il gioco, senza mai lasciare spazio a spettacolo o a qualche spunto divertente, e va in meta al 52′ con CJ Stander a finalizzare l'ennesima rolling maul ben orchestrata da Paul O'Connell e nata da un calcio di punizione - mani in ruck di Watson - calciato in touche. Keatley manca la trasformazione ma i Gunners subiscono il colpo e nell'azione successiva prima rischiano di subire la terza meta, poi restano in inferiorità numerica quando il direttore di gara Ian Davies perde la pazienza e Tim Visser paga un po' per tutti.

Edinburgh non riesce più ad uscire dai suoi 22m e Conor Murray va oltre la linea per la terza volta, ancora a sfruttare l'ottimo lavoro in maul degli avanti - ed eludendo il tentativo di placcaggio di Ross Ford. Keatley stavolta è perfetto dalla piazzola e la gara, di fatto, si chiude qui. Anzi no, perché al 62′ Simon Zebo, ispirato dall'avanzata di O'Donnell e Jones, è testardo nell'inseguire l'ovale che calcia per se stesso nell'area di meta avversaria, riuscendo a schiacciarlo ad un palmo dalla riga di fondo campo. Il direttore di gara chiede l'intervento del TMO prima di convalidare la marcatura che regala a Munster il punto di bonus offensivo. Edinburgh non c'è più e Keith Earls va ancora in meta, stavolta sulla destra d'attacco, a rendere amarissimi i dieci minuti passati con l'uomo in meno, che sono costati ai Gunners ben 19 punti. Nei minuti finali non succede più molto e Munster può controllare la gara fino al fischio finale, che manda la Red Army al secondo posto in classifica.

Score: 4′ Heathcote cp (3-0), 19′ Keatley cp (3-3), 32′ Casey m Keatley tr (3-10); 52′ Stander m (3-15), 57′ Murray m Keatley tr (3-22), 62′ Zebo m (3-27), 64′ Earls m Keatley tr (3-34).

Edinburgh Rugby: 15 Greig Tonks 14 Dougie Fife 13 Phil Burleigh 12 Andries Strauss 11 Tim Visser 10 Tom Heathcote 9 Nathan Fowles 1 Alasdair Dickinson 2 Ross Ford (C) 3 WP Nel 4 Anton Bresler 5 Ben Toolis 6 Roddy Grant 7 Hamish Watson 8 David Denton
Panchina: 16 Stuart McInally 17 Grant Shiells 18 John Andress 19 Fraser McKenzie 20 Tomas Leonardi 21 Grayson Hart 22 Sam Beard 23 Tom Brown

Munster: 15 Felix Jones, 14 Keith Earls, 13 Andrew Smith, 12 Denis Hurley, 11 Simon Zebo, 10 Ian Keatley, 9 Conor Murray, 1 Dave Kilcoyne, 2 Duncan Casey, 3 BJ Botha, 4 Billy Holland 5 Paul O'Connell 6 Peter O'Mahony (C), 7 Tommy O'Donnell, 8 CJ Stander
Panchina: 16 Eusebio Guinazu, 17 James Cronin, 18 Stephen Archer, 19 Donnacha Ryan, 20 Dave O'Callaghan, 21 Duncan Williams, 22 JJ Hanrahan, 23 Ronan O'Mahony

HT: 3-10
Note: serata fresca, 8°C, vento a tratti, cielo sereno ma pioggia prima del match. Nell'immediata vigilia Edinburgh deve fare a meno dell'uomo del momento, Sam Hidalgo-Clyne, per un'infiammazione a seguito di un colpo subito al petto in settimana - e anche precauzionalmente, in vista della semifinale di Challenge Cup in programma venerdì prossimo contro i NG Dragons. Al suo posto, prima apparizione da titolare con la maglia di Edinburgh per Nathan Fowles, mentre in panchina siede Grayson Hart - che ha già firmato con i Glasgow Warriors per la prossima stagione.
Sin bin: 55′ Tim Visser (Edinburgh Rugby)
Man of the match: Conor Murray (Munster)
Spettatori: 4818
Arbitro: Ian Davies (WRU)


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